Salerno, chiusa l’emergenza Covid: duemila i morti in tutta la provincia

Chiusa l'emergenza Covid: sono duemila i morti salernitani

I soccorsi durante l'emergenza Covid
I soccorsi durante l'emergenza Covid
di Sabino Russo
Lunedì 8 Maggio 2023, 06:52 - Ultimo agg. 11:55
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Il coronavirus non è più un’emergenza globale. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) rimuove l’allerta sanitaria internazionale per la pandemia dichiarata il 30 gennaio 2020, ma i contagi continuano comunque a circolare. Sono 364, infatti, i casi registrati in provincia nella settimana dal 28 aprile al 4 maggio, che portano la conta complessiva a quota 468mila 564 dall’inizio della pandemia, rappresentativi del 44,02 per cento della popolazione. In tutto sono poco più di 2mila i morti, di cui 600 solo nel corso del 2022. 

Nel salernitano l’incubo si materializza il 26 febbraio del 2020, con il rientro di Ivanna da Cremona a Montano Antilia. La 26enne ucraina, da anni con la famiglia in Italia, era tornata a trovare i congiunti. Qualche giorno prima di scoprire il contagio, era stata in piazza per la festa di Carnevale. Poi la febbre, i sintomi, la visita all’ospedale di Vallo e il trasferimento al Cotugno di Napoli. È il primo caso ufficiale di contagio in provincia e in Campania. Prima di allora solo falsi allarmi. Nel frattempo, però, la macchina era già in moto. In tutta fretta si deve avviare una rivoluzione assistenziale e organizzativa che deve reggere a un sistema sanitario che già soffre di carenze ataviche. Si montano le tende all’esterno dei pronti soccorsi (si sgonfiano in poche ore), si realizzano le prime stanze di isolamento e i laboratori per i tamponi. La psicosi inizia a farsi sentire. Il 12 marzo giunge la conferma del primo caso anche in città. I numeri, intanto, iniziano a salire e si pensa a come reagire. Si cercano ventilatori polmonari. Via libera alla realizzazione dei covid hospital di Scafati e Da Procida. Nel frattempo, i reparti covid sono sold-out. Si chiudono tutti gli ambulatori. Anche a Salerno si ricorre ai medici in pensione. Si richiama in servizio l’infettivologo Luigi Greco, che dopo poco, però, si opporrà alle strategie politico-aziendali e sarà licenziato. 

A inizio aprile sono 400 i positivi in provincia e parte, in pompa magna, il montaggio del covid center modulare all’esterno del Ruggi, che viene inaugurato il 28 (aprirà dopo l’estate per mancanza di collaudo), quando il peggio sembra passato.

Il 5 maggio, infatti, si contano contagi zero, ma si lavora già alla temuta seconda ondata. Il 15 giugno gli ospedali sono covid free.

L’estate in città, però, viene turbata dal focolaio che si accende nel popoloso quartiere Carmine a metà luglio. Il cluster, man mano, si allarga alle altre zone di Salerno. Si giunge così ai rientri di ferragosto e alla ripresa dei positivi in provincia. I primi nuvoloni di settembre anticipano le piogge abbondanti che stanno per abbattersi con l’autunno. Per avere la dimensione della prima ondata e della seconda bisogna semplicemente ricordare i numeri di inizio ottobre: 1689 casi complessivi, 631 positivi, 71 deceduti. A novembre si contano, invece, 13mila infettati complessivi, con 87 decessi. Va in tilt il sistema di tracciamento e di controllo. Il 2020 si chiude con 26mila casi di contagio e 360 deceduti. L’1 dicembre i morti erano 190. Al momento, stando agli ultimi dati, sono 468mila 564 i casi accertati dall’inizio della pandemia, rappresentativi del 44,02 per cento della popolazione, con poco più di 2mila morti, di cui 600 solo nel corso del 2022. In Campania i positivi al Covid-19 sono 2mila 67 nella settimana compresa tra il 28 aprile e il 4 maggio scorso, riscontrati dall’esame di 34mila 873 test, secondo i dati aggregati Regioni del ministero della Salute. Il tasso di positività è attestato al 5,9 per cento rispetto al precedente 7,1. Nel periodo preso in esame sono 7 i decessi dovuti al Covid-19, rispetto ai 6 dei 7 giorni precedenti. I casi attualmente positivi in Campania sono 19mila 919, che portano il totale dal febbraio 2020 a 2milioni 463mila 300. Le persone decedute globalmente in Campania sono 11mila 889 dal febbraio 2020, secondo il rapporto ministeriale.

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