Salerno, festa della Polizia. Il questore: «Accogliete le donne anche alle due di notte: hanno trovato il coraggio di venire»

La violenza di genere e il cyber bullismo, il questore di Salerno: dobbiamo insegnare ai giovani un uso consapevole dei social

Il questore Giancarlo Conticchio
Il questore Giancarlo Conticchio
di Petronilla Carillo
Giovedì 11 Aprile 2024, 06:35 - Ultimo agg. 08:05
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«La nostra parola d’ordine è prevenzione, con una particolare attenzione agli anziani, alle donne vittime di violenza di genere e ai giovani. Abbiamo messo al centro della nostra attenzione il cittadino e il suo bisogno di sicurezza considerandolo priorità assoluta...Quando la prevenzione funziona non se ne accorge nessuno e quindi il risultato passa inosservato alla cronaca ma questo gratifica profondamente noi operatori di polizia». Per il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio la violenza di genere e i giovani sono i settori dove più incisiva deve essere l’azione di prevenzione della polizia di Stato.

Lo dice, e lo ripete più volte nel suo discorso celebrativo dei 172 anni dalla fondazione del Corpo, dinanzi ad una platea di giovani, allevi poliziotti, famiglie ed Istituzioni che ieri hanno riempito il teatro Augusteo di Salerno per rendere omaggio agli agenti quotidianamente impegnati «al fianco dei cittadini». In platea anche due campioni della fiamme gialle, il pugile Domenico Valentino vincitore dei mondiali dilettanti del 2009 e del titolo italiano professionisti del 2018 per la categoria pesi leggeri, e il ginnasta Salvatore Maresca, medaglia di bronzo agli anelli mondiale del 2021. Ma il primo pensiero del capo della polizia salernitana è stato ieri per il maresciallo Francesco Pastore e per l’appuntato scelto Francesco Ferraro morti sabato mentre erano in servizio a Campagna.

«Dinanzi alle violenze e alle prevaricazioni tutti possiamo dare il nostro contributo, a volte basta davvero poco.

Non dobbiamo abbassare la guardia, ma soprattutto non dobbiamo voltarci dall’altra parte. Bisogna agire prima che si arrivi all’inverosimile, prima che la tragedia si compia, prima che l’assoggettamento psicologico e la perdita della propria dignità siano irrecuperabili, prima che la violenza diventi la modalità consolidata di rapporto affettivo trasmessa ai figli - dice ancora il questore - Poliziotti e poliziotte non sono solo chiamati ad investigare o ricostruire la scena del crimine che vede al centro una donna massacrata e uccisa, non devono solo reprimere i terribili reati che colpiscono mogli, fidanzate, figlie, compagne di classe, colleghe di lavoro in quanto donne. Sono chiamati sempre più in concomitanza e con altri attori sociali a leggere in tempo i prodromi di un comportamento che può diventare letale e aiutare una dona a salvarsi. È un fenomeno che richiede sensibilità speciali a partire dal piantone del commissariato che deve accoglier la donna che ha trovato, anche alle due di notte, il coraggio di denunciare senza rimandarla al giorno successivo, perché può accadere che il giorno dopo non lo trovi più».

«Anche nella nostra provincia ha assunto proporzioni di rilievo il fenomeno del bullismo e del cyber bullismo attraverso l’uso dei social. Abbiamo visto il manifestarsi di episodi di risse, aggressioni ed atti persecutori da parte di minorenni, ai danni di altri ragazzi, di persone emarginate o comunque più deboli. Per questo la sezione operativa per la sicurezza cibernetica ha realizzato una serie di iniziative itineranti presso le scuole sui temi della legalità, per formare i giovani studenti ad d un uso consapevole dei social media» ha inoltre spiegato il questore. Il suo obiettivo: «Fare in modo che il dilagante fenomeno del bullismo e del cyber bullismo non faccia più vittime».

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Quindi aggiunge: «Quando si parla di minori autori di reati è d’obbligo porsi il problema del loro recupercorso sociale che impone un'azione sinergica e multidisciplinare di una rete di professionisti. A tal riguardo è doveroso evidenziare l’egregio lavoro della procura per i Minorenni caratterizzato da una costante attenzione alla personalità del minore, alle sue risorse ed ai processi educativi di tutela».

A corredo della cerimonia di ieri, nella Villa Comunale, è stato allestito anche il “Villaggio della Polizia”, con i padiglioni espositivi sulle attività della Polizia di Stato. Presenti gli alunni delle scuole che hanno aderito al concorso “il mio amico Poliziotto” e l’Associazione “Sportello Rosa” col progetto da “Donna a Donna”.

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