Piazza Concordia, ambulanti segnalati
da De Luca autorizzati dal Comune

Piazza Concordia, ambulanti segnalati da De Luca autorizzati dal Comune
di Petronilla Carillo
Domenica 23 Gennaio 2022, 06:50 - Ultimo agg. 09:12
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Gli ambulanti segnalati dal governatore Vincenzo De Luca al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, non sono abusivi. In realtà non sarebbero neanche ambulanti, in senso tecnico, bensì mercatali. E sono anche stati autorizzati, in quei stalli definiti dal settore Attività produttive del Comune, con una delibera del consiglio comunale del 17 aprile del 2018. Seduta del parlamentino tenutasi, si legge sull’atto, alle 9.50 del mattino. La delibera, in effetti, riguarda un po’ tutte le aree mercatali della città e prevede, a carico dei commercianti, anche il pagamento della Tosap. Insomma, tutto come da «regolamento».

Delibera, quella del 2018, resa necessaria anche dall’imminente scadenza di tutte le concessioni e dalla necessità di rideterminare alcune postazioni, alla luce anche delle scelte politiche di eliminare aree mercatali da alcune zone.

Il tutto, ovviamente, sentito il parere dell’Anva. Nello specifico i tre ambulanti, carte alla mano, rientravano nella categoria degli ambulanti stagionali fuori mercato. Il 26 maggio 2020 (alle 11.15) la giunta comunale presieduta dal sindaco Napoli (assenti solo gli assessori Domenico De Maio e Mariarita Giordano), su proposta dell’assessore Dario Loffredo, ha poi una proroga ai 54 mercatali del 2018, esonerando gli stessi a non pagare la Tosap come previsto dalla norma a causa dell’emergenza Covid. Quindi i tre mercatali non sarebbero abusivi. L’unico abusivo, che si trova in zona Concordia, sarebbe soltanto un venditore di calzini proveniente dal napoletano.



Allo stato, dunque, resterebbe da verificare se questi tre mercatali siano anche spacciatori. Su questo ci sarebbero degli approfondimenti da parte delle forze di polizia ma, allo stato, non risulterebbe. Anche perchè, in quella zona, gli spacciatori ci sono e sono anche noti e se non vengono fermati è solo perchè, ogni volta che sono controllati, non hanno le dosi addosso. Spesso non sono neanche italiani. Gli habitué di quel tratto di lungomare, lo sanno bene. Anche perche c’è un gruppetto di anziani che spesso si ritrova in quella zona. E così, qualche giorno dopo la denuncia di De Luca, qualcuno alza la voce e li difende: «Ma no - dicono - se abbiamo capito a chi si riferisce il governatore... non è possibile, sono brave persone». Tra l’altro, sempre nei giorni scorsi, alcuni strani movimenti in quella zona sarebbero stati notati anche dalla pattuglia dell’esercito che percorre in lungo e in largo tutto il giorno il lungomare. I soldati, ripresi poi in un video diventato virale su internet, si sarebbero intrattenuti con un gruppetto di giovani che, presumibilmente, erano spacciatori ma che, in quel momento, non avevano droga, e li avrebbero invitati ad andare via. Comunque, come detto anche da questore Maurizio Ficarra il giorno stesso della segnalazione di De Luca, «la zona è costantemente monitorata». Forse ora, dopo la denuncia pubblica, le attività si sono ridotte ma ricostruirle non sarà un problema per le forze dell’ordine. 

Resta ora da capire quale sarà l’azione successiva dell’amministrazione comunale una volta che il prefetto di Salerno, Francesco Russo, avrà raccolto tutte le informazioni che gli sono state richieste dal ministro Lamorgese e chiuderà il proprio report. Fatto è che la discesa in campo dell’assessore alla Trasparenza, ed ex presidente di corte d’Appello, Claudio Tringali, assieme ai vigili urbani, avvenuta qualche giorno fa, non ha sortito gli effetti desiderati. Probabilmente proprio perche i tre ambulanti di cui ha parlato il presidente della giunta regionale, sono autorizzati. Sicuramente, assieme ai caschi bianchi, sarà passato anche da loro. 

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