Scarichi killer nel fiume Sele,
sequestrate otto aziende bufaline

Scarichi killer nel fiume Sele, sequestrate otto aziende bufaline
Giovedì 23 Luglio 2020, 19:37
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Si chiama Sele pulito l'operazione dei finanzieri del comando provinciale di Salerno impegnati in prima linea nel contrasto dei reati in materia ambientale. Venti le aziende bufaline controllate con sedi vicine a corsi d'acqua affluenti del fiume Sele per analizzare le modalità di gestione dei reflui zootecnici. Gravi gli illeciti relativi allo smaltimento dei liquami, che in molti casi venivano scaricati direttamente nei canali consortili attraverso sistemi di canalizzazione, pozzetti e tubazioni interrate realizzati ad hoc, contaminando il terreno e le acque circostanti, destinate a riversarsi poi in mare.
 


Nel corso delle ispezioni sono state individuate anche numerose discariche abusive, con rifiuti speciali di ogni tipo, tra cui materiale inerte non trattato, ferro arrugginito, plastica e scarti di lavorazione di prodotti ortivi. Delle 20 imprese bufaline verificate 8 sono risultate non in regola con la normativa ambientale. Sono stati così denunciati i rispettivi titolari, con il sequestro di aree aziendali per una superficie complessiva di oltre 118.000 metri quadrati. L'ultimo intervento dei finanzieri ha interessato un'azienda di Eboli, in località Campolongo, a poche centinaia di metri dal mare, dove, oltre allo sversamento illegale dei reflui, sono stati rilevati gravi maltrattamenti di animali: vitelli privi di lettiere e acqua, in alcuni casi, ammassati in box piccoli, senza alcuna possibilità di muoversi.

È quindi scattato il sequestro dell'intero complesso, di 20mila metri quadrati. Spetterà al titolare, accusato di gravi violazioni ambientali e maltrattamento di animali, il ripristino dello stato naturale dei luoghi e la bonifica dell'intera area. Qualche giorno fa, a Serre (sempre in provincia di Salerno), le Fiamme Gialle hanno sequestrato un'altra azienda agricola di circa 32mila metri quadrati, anche quella dedita allo smaltimento illegale dei rifiuti. In questo caso sono stati scoperti anche 2 lavoratori extracomunitari in nero con permesso di soggiorno scaduto.

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