Vaccini, la carica degli ultra 80enni:
«Lo facciamo per i nostri nipoti»

Vaccini, la carica degli ultra 80enni: «Lo facciamo per i nostri nipoti»
di Sabino Russo
Domenica 14 Febbraio 2021, 06:20 - Ultimo agg. 16:16
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«Non facciamo il vaccino per noi stessi, ma per non infettare i giovani e riabbracciare i nostri nipoti». Si sono presentati al Ruggi largamente in anticipo rispetto alle 9, ora programmata per la somministrazione, il 91enne di Mercato San Severino Donato Scarano, ex segretario del liceo classico, primo ultra 80enne inoculato a Salerno, e i suoi vicini di casa, l’ex questore di Messina Eugenio Ciuci (88enne) e sua moglie Flora Del Regno, per nulla emozionati dal momento. Nonostante le difficili condizioni climatiche, non si sono persi d’animo e non hanno voluto rinunciare al loro «dovere civico», così come tutti gli altri nonnini. Sui 120 prenotati ieri, solo una ventina, di cui 17 over 90, non si sono presentati. Per loro scatterà una nuova convocazione. 



L’appuntamento era fissato alle 9, ma quasi un’ora prima i tre vecchietti di Mercato San Severino, accompagnati dal figlio di Scarano, che ha effettuato la prenotazione per tutti, avevano già fatto ingresso nella sala d’attesa. Fuori il termometro fa registrare appena quattro gradi, ma loro non sono voluti mancare, perché a preoccuparli non è lo stato di salute, ma quello di chi sta loro vicino, dei figli, dei nipoti.

Sono determinati e per nulla emozionati. Guardano con fiducia al futuro, nonostante l’età, e per questo vogliono lanciare un messaggio di speranza ai più giovani. «Col mio medico effettuo già il vaccino per l’influenza - spiega Donato Scarano - Poco tempo fa me ne ha fatto anche un altro per la bronchite. Mi è sembrato giusto e normale fare anche questo, perché questa malattia è molto pericolosa e c’è tanta gente che muore. Ormai ho fatto il mio corso, solo il Signore sa quando vuole chiamarmi, ma questo è un dovere e un senso civico anche nei confronti degli altri e dei più giovani».

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