Vigili, a Salerno turnover impossibile: «Troppi servizi da gestire, così sarà un’estate a ostacoli»

Ormai meno di 200 agenti in organico, la metà ha più di 60 anni. Sos Lungomare tra risse, spacciatori e contraffazione

La polizia municipale
La polizia municipale
di Gianluca Sollazzo
Giovedì 1 Giugno 2023, 07:00 - Ultimo agg. 12:41
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Pochi agenti in strada e impossibilità di garantire il servizio di controllo sul Lungomare. Si accende alla vigilia dell’estate la vertenza sicurezza al comando di Polizia municipale. Tra controlli anti prostituzione, pattugliamenti sul Lungomare contro la contraffazione, gestione della viabilità e lotta al decibel selvaggio nel cuore della movida d’estate, il comando di polizia locale è in forte sofferenza.

Con l’inizio del caldo estivo e l’aumento delle presenze in strada, si va alla conta degli agenti da dislocare nelle zone più calde del capoluogo. «Senza concorso e senza un ricambio generazionale non sussistono più le condizioni di sicurezza per i lavoratori», sbottano i sindacati dei caschi bianchi.

Un capitolo critico è la riduzione del personale, sceso a meno di 198 uomini, con un blocco del turnover a fronte dell’aumento dell’età media degli agenti. E per i sindacati è insostenibile anche la deriva del Lungomare Trieste. «È diventata la principale piazza di spaccio del capoluogo – tuona Angelo Rispoli, segretario provinciale Csa – sul lungomare la polizia municipale può poco contro lo spaccio di droghe. Chiediamo di non essere più impiegati sul lungomare dove è più opportuna la presenza di carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza». Sul Lungomare, infatti, non si contano più le risse tra extracomunitari e negli ultimi giorni si lotta contro la contraffazione ritornata in modo prepotente sui viali della promenade. Sono stati effettuati oltre 30 sequestri in dieci giorni. Ma non basta. «Si rischia di lottare contro i mulini a vento – rincara Rispoli – la polizia municipale è lasciata sola e deve fare i conti con una invasione». La città in questi giorni si trova a fronteggiare anche una deriva incandescente della prostituzione. In zona Arechi in meno di tre settimane, si apprende dal comando di polizia municipale, sono state elevate 53 sanzioni amministrative a carico di prostitute e clienti. Ma non è l’unica emergenza. Sono tornati alla carica i furti notturni di rifiuti indifferenziati con cui lotta il nucleo operativo.

A questo si aggiunge il contrasto all’ambulantato abusivo e ai bivacchi. Senza dimenticare l’attività amministrativa da mandare avanti in 23 uffici del comando di via Dei Carrari, come la gestione delle notifiche delle multe, la polizia giudiziaria, il controllo Zona a traffico limitato. Insomma, un inizio di estate incandescente.

E c’è da gestire anche il piano ferie che obbligherà il Comune a ricorrere ancora una volta agli agenti stagionali. La conferma del reclutamento degli agenti precari arriva dal comandante della polizia municipale, Rosario Battipaglia. «La chiamata degli stagionali ci sarà». Ma si immagina un reclutamento light, forse solo per agosto, in modo da poter impiegare i 25 stagionali per altri due mesi durante la stagione di Luci d’artista. «Per una estate sicuro serve un potenziamento servizi interforze con le proprie specificità in campo – denuncia Rispoli - Chiamare gli stagionali è la via più breve. Ma sarebbe più opportuno assumere a tempo indeterminato e part time almeno 60 giovani agenti per dare loro una stabilità». E sullo sfondo continua l’esodo degli agenti che vanno in pensione. Entro dicembre andranno in pensione 15 agenti, nel 2022 sono stati in 8 a lasciare il comando. Ma le emergenza relative alla sicurezza stradale, con la necessità di garantire più pattugliamenti con l’autovelox mobile che richiede almeno 2 pattuglie fisse della polizia municipale, rischiano di creare difficoltà all’organizzazione del comando di via Dei Carrari. I caschi bianchi sono pochi e anziani. L’età media del comando è di 58 anni. Su 198 agenti, si apprende, 98 hanno più di 60 anni. E i problemi non finiscono qui. «Ci sono colleghi che hanno limitazioni di salute, quindi prescrizioni, e sono esonerati a lavorare in esterno – dichiara Rispoli – altri colleghi non possono lavorare troppo all’esterno. Sono colleghi che si sono ammalati per il lavoro in strada tra turni di notte, inquinamento e servizio in strada».
 

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