Malattie del Pancreas: 1200 casi di tumore ogni anno il Campania

Malattie del Pancreas: 1200 casi di tumore ogni anno il Campania
Sabato 2 Maggio 2015, 10:43
2 Minuti di Lettura
“Il tumore al pancreas colpisce ogni anno 12mila persone in Italia, circa 1.200 in Campania. Parlare di malattie del pancreas significa affrontare un argomento che, considerate le cifre, dovrebbe essere trattato e divulgato per offrire ai cittadini precise informazioni sulla diagnosi e sulla cura." Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della Commissione consiliare Sanità e Sicurezza sociale, sottolinea l'importanza della conferenza su “Malattie del Pancreas: conoscerle per prevenirle” in programma sabato 2 maggio, ore 10, al Comune di Sorrento. "Questo seminario è un’occasione importante per conoscere una forma aggressiva e diffusa, da combattere innanzitutto attraverso la prevenzione.” Promosso dal professor Uomo, direttore Medicina Interna Ospedale Cardarelli di Napoli, l'evento mirato alla informazione e prevenzione specifica, è esteso agli specialisti del settore, ai medici di base e all’intera cittadinanza. Ampio spazio sarà dedicato al ruolo del “caregiver”, il familiare che assiste il malato.
L’evento è patrocinato dall’associazione onlus “Conoscere il Pancreas” e dalla FADOI Campania (Federazione dei Dirigenti Internisti Ospedalieri). I saluti istituzionali sono affidati al sindaco, Giuseppe Cuomo, e all’on Flora Beneduce. Interverranno: il direttore facente funzione Medicina e Pronto soccorso Ospedali riuniti Penisola sorrentina, Elvira Giaquinto, e la dott Maria Biglietto. “Nelle malattie legate al pancreas, come in tutte le malattie che conducono alla non autosufficienza, un ruolo importantissimo è svolto dal caregiver familiare, che presta assistenza e cura volontariamente e sostiene il peso fisico, psicologico e relazionale di questa dedizione totalizzante - sottolinea Flora Beneduce - La regione Campania deve avere il coraggio di riconoscere e affrontare, anche a livello legislativo, tutto quanto concerne il caregiver, prevedendo forme di sostegno economiche ad hoc e creando una rete sociale di supporto, che coinvolga diverse professionalità e che lo supporti nel percorso faticoso della cura e della vicinanza a chi non è autosufficiente”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA