Pensioni, Quota 41 contributiva sul tavolo: ecco la riforma. Età e assegni, cosa cambia

di Andrea Bassi
Giovedì 4 Gennaio 2024, 22:18 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 00:43 | 1 Minuto di Lettura

I conti

Nella manovra insomma, sono state già poste le basi della riforma che il governo ha in mente. Partiamo dai giovani. Potranno andare in pensione a 67 anni, come gli altri, se avranno maturato una pensione di almeno 580 euro, pari all’assegno minimo. Se avranno maturato questa cifra con i propri contributi non rischieranno, insomma, di dover lavorare fino a 70 anni o più. Questa è la prima novità della manovra. La seconda è che per chi anticiperà il pensionamento e si trova nel sistema contributivo (sempre i giovani), l’assegno pensionistico non potrà superare 5 volte quello minimo. Insomma, pensione piena a 67 anni pensione ridotta se si lascia prima. Un principio analogo c’è anche nella nuova Quota 103, il pensionamento con 62 anni di età e 41 di contributi. Chi usa lo scivolo si vedrà ricalcolato l’assegno con il più penalizzante metodo contributivo.

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