Auto usate, il prezzo sale del 30%. Per i modelli nuovi la spesa media è di 26mila euro

Martedì 11 Aprile 2023, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 09:55 | 2 Minuti di Lettura

I risarcimenti minori in caso di incidente

«Le compagnie - In caso di incidente stradale, furto, atti vandalici e in generale di eventi coperti da polizza assicurativa - per la quantificazione degli indennizzi da riconoscere agli assicurati, fanno sistematicamente ricorso ai parametri indicati nei database Eurotax e Quattroruote Professional, i quali assegnano un valore all'automobile a seconda del modello, dell'anno di immatricolazione, dei km percorsi, ecc».

«Tali parametri, tuttavia, forniscono valori ben inferiori rispetto al reale valore commerciale di mercato delle auto rilevato ad esempio dai sistemi Autoscout o Autouncle, le più grandi piattaforme online in Europa per il mercato automotive», conclude Federcarrozzieri.

«Il disallineamento a danno degli automobilisti tra i valori dei cosiddetti 'listini ufficiali' e quelli di mercato è un problema noto da tempo. - afferma Luigi Mercurio, presidente dell'Aiped, l'associazione italiana dei periti estimatori danni - Sul manuale che i periti assicurativi studiano per preparare l'esame di ammissione al ruolo da anni si precisa che i cosiddetti listini sono un punto di partenza per arrivare a determinare il valore di un auto e per farlo serve valutare il veicolo in concreto e fare ricerche di mercato».

«Il rischio - denunciano Sonia Monteleone, responsabile settore assicurativo di Movimento Consumatori e Stefano Mannacio di Assoutenti - è che gli automobilisti che acquistano una vettura usata, pagandola oggi a prezzi elevatissimi, in caso di incidente verranno quindi liquidati con risarcimenti inferiori, sia rispetto al reale valore di mercato del mezzo, sia per l'applicazione di coefficienti di degrado ingiustamente penalizzanti».

«In caso di sinistro - precisa ancora il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli - questa situazione rischia di modificare sensibilmente le scelte economiche dei consumatori i quali, in ragione della pretesa antieconomicità della eventuale riparazione, saranno indotti ad optare per la rottamazione di un auto che invece era legittimamente riparabile».

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