Invecchiamento, ossessione immortalità: «Noi, giovani per sempre»

Invecchiamento, ossessione immortalità. «Noi, giovani per sempre»
Invecchiamento, ossessione immortalità. «Noi, giovani per sempre»
di Valeria Arnaldi
Lunedì 21 Febbraio 2022, 11:10
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«Nessun giovane può credere che un giorno morirà», diceva lo scrittore William Hazlitt, vissuto a cavallo tra Settecento e Ottocento. Immortalità ed eterna giovinezza sono concetti antichi, pressoché quanto l'uomo, oggi però sono anche investimenti. E a grandi, grandissime, cifre. Il fondatore di Amazon e Blue Origin, società attiva nei voli spaziali, Jeff Bezos punta all'immortalità, con investimenti nella startup Altos Labs incentrata sullo studio della biotecnologia come strumento di ringiovanimento. Sergey Brin e Larry Page, fondatori di Google, hanno investito in ricerche ad hoc, creando Calico Labs, che mira a invertire il processo di invecchiamento, investigando anche gli effetti dello stress. E Peter Thiel, cofondatore di Paypal, nel tempo ha sostenuto più di un progetto su modi e tecnologie per ritardare la morte. 

La rincorsa alla giovinezza non è solo un lusso di pochi. Le tecniche, almeno per apparire più freschi, si moltiplicano. L'offerta aumenta perché la domanda cresce. Si va dall'estetica, con i trattamenti da profumeria, come le creme a base di bava di lumaca per cancellare qualche anno dal viso, fino alla medicina estetica rigenerativa, che accelera i processi di rigenerazione cellulare proprio per contrastare i segni del tempo, come il ribattezzato Vampire lifting, che ricorre a plasma ricco di piastrine per rendere più tonica e fresca la pelle.

E non mancano diete mirate. I ricercatori dell'ateneo norvegese di Bergen hanno individuato una serie di alimenti che consentirebbero di ringiovanire di almeno dieci anni, tra legumi, cereali integrali e frutta secca. «L'idea di eterna giovinezza, specie negli ultimi anni, è stata associata all'immagine, ora però c'è un tema di perfomance - spiega la psicologa Luana Morgilli, consigliera Ordine Psicologi del Lazio - la società ci impone di svolgere più mansioni, lavorando tante ore nel corso della giornata e fino in età avanzata. Bisogna apparire giovani esteticamente ed esserlo fisicamente.

Non solo. Le generazioni precedenti forse compensavano l'invecchiamento con l'idea di lascito: avevano eredi. Oggi, la società fa sempre meno figli e l'aspettativa di vita si è allungata, ciò vuol dire che il tempo in cui non si è giovani è di più e se ne sente maggiormente il peso». 

Il resto lo fanno tecnologia e comunicazione, anche per le nuove velocità di dialogo e contatto. Se è vero che si vive e si rimane attivi nel lavoro più a lungo, infatti, lo è pure che mode, personaggi, fenomeni vengono consumati, paradossalmente invecchiano prima. «Il ricambio è molto più veloce di un tempo: è più facile conquistare una platea ma si viene sostituiti in fretta. La forma incide oltre il contenuto. Chi oggi ha ottime capacità di comunicazione sui social, magari tra tre anni sarà ritenuto obsoleto, vecchio, e sostituito da qualcuno più giovane. Cercare l'eterna giovinezza, dunque, è anche un mezzo per non diventare invisibili, non essere rimpiazzati».

Il timore di invecchiare pare riguardare uomini e donne allo stesso modo. E, perfino, altro paradosso, senza limiti di età. Tutta questione di pressione e, di nuovo, prestazione. «La paura di invecchiare si manifesta sempre prima - conclude - anche tra chi è molto giovane. D'altronde, un tempo, a tredici anni ci si confrontava con la classe, oggi, via social, lo si fa con il mondo». 

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