Traduce la hit degli Squallor nella lingua dei segni, il video di Sofia è virale

Sofia Campanile
Sofia Campanile
di Gennaro Morra
Mercoledì 10 Febbraio 2021, 19:58 - Ultimo agg. 23 Marzo, 04:32
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Tradurre canzoni celebri nella lingua dei segni, magari aggiungendoci un pizzico di recitazione, pubblicando i video sui social network è già una trovata geniale. Se poi il brano scelto è un successo degli Squallor, gruppo cult degli anni 80 che si caratterizzava per il suo raffinato rock demenziale condito da testi spesso censurati per l’eccessivo turpiloquio, allora la possibilità che quel video diventi virale è altissima.

È ciò che sta succedendo a Sofia Campanile, una ragazza napoletana che da un paio di giorni sta ricevendo da più parti complimenti e ringraziamenti per la sua ultima pubblicazione, una clip che ha già superato le 30mila visualizzazioni. Una laurea in Scienze dell’Educazione, Sofia è appassionata di teatro e da anni lavora con le persone disabili e i ragazzi a rischio: «Ho imparato la Lingua dei Segni (LIS) attraverso la Lega del Filo d’Oro una decina d’anni fa – spiega la 37enne –. E poi faccio parte della compagnia teatrale Teatro dei Sensi Rosa Pristina, che fa teatro sensoriale e spesso mi è capitato di mescolare la LIS alla recitazione e alla danza, perchè mi piace mettere insieme tutto quello che faccio».

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Così, da tempo Sofia, che è un’insegnante precaria, cerca di unire il suo impegno sociale alla passione artistica: «Il mio obiettivo è sempre stato quello di rendere l’arte fruibile anche a chi ha dei deficit sensoriali – afferma –. Perciò è nata l’idea di tradurre nella lingua dei segni delle canzoni. Ho cominciato più di un anno fa, pubblicando su Facebook i primi video, ma quello dedicato agli Squallor ha avuto più risonanza per ciò che quel gruppo ha significato per un’intera generazione, per la curiosità di vedere come si traducono certi termini più scurrili, per i quali in alcuni casi ho creato dei segni appositi. E poi perché una donna che si rapporta con un certo tipo di linguaggio fa sempre scalpore».

Tutte concause che hanno trasformato quel video in un fenomeno virale: «Ma io non l’ho fatto per avere visibilità, anche se è ovvio che fa piacere – ammette la ragazza –. È nato tutto per gioco, per far divertire gli amici e le persone sorde che mi seguono, non m’aspettavo tutto questo clamore». Infatti, sulla sua bacheca di Facebook si può trovare un’altra chicca, che per ora non ha avuto la stessa fortuna: «Mi sono divertita a tradurre una canzone di Maria Nazionale e mi piacerebbe che lei vedesse il video per sapere cosa ne pensa».

E dopo l’exploit che ha avuto il video sugli Squallor, è probabile che ne arrivino altri: «Ci sto pensando, ma non ne sono ancora convinta – confessa –. Non voglio che diventi solo una trovata per far divertire le persone, ma m’interessa far passare dei messaggi. Anche la canzone degli Squallor l’ho scelta perché si capisca che pure le persone sorde hanno diritto a divertirsi, magari fruendo di una canzone trash.

E se i miei video riusciranno ad arrivare soprattutto a loro, allora varrà la pena continuare e organizzarsi meglio, magari creando una pagina su Facebook dedicata a quest’attività».

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