Napoli Racing Show 2024, quell’incidente che costò la vita a Vincenzo Borghese, nonno dello chef Alessandro

Il ricordo del tragico evento capitato durante la stracittadina del 1947

Vincenzo Borghese, all'esterno della sua officina a Napoli
Vincenzo Borghese, all'esterno della sua officina a Napoli
di Ferdinando Gagliotti
Mercoledì 10 Aprile 2024, 16:24
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Napoli è pronta a riabbracciare la sua tradizione automobilistica con il ritorno del Gran Premio di Napoli, l’evento - organizzato da Napoli Racing Show - di scena dal 12 al 14 aprile sul Lungomare Caracciolo. Un’occasione imperdibile per gli appassionati dei motori, che potranno non solo assistere alla gara sul circuito con vista mare, ma anche ammirare vetture di Formula 1, racing e d’epoca, rivivendo gli anni d’oro - tra il 1933 e il 1962 - di una competizione che nulla aveva da invidiare al gp di Montecarlo.

La storia del gp napoletano è colma di successi, di gare memorabili, di piloti di primissimo livello. Tuttavia, questa storia conta anche un incidente che costò la vita ad un instancabile appassionato dei motori. Era il 3 agosto 1947, alla stracittadina di Posillipo - edizione minore, non catalogata come Gran Premio e riservata principalmente ai piloti locali - partecipava anche Vincenzo Borghese, pilota napoletano, a bordo della sua Fiat Siata 1100. Una curva, lungo la discesa della Gaiola, gli fu fatale: si schiantò contro un albero, perdendo la vita.

Quella curva, oggi nota come “curva Borghese”, è stata teatro di altri numerosi incidenti - come raccontato nel libro “La collina degli audaci” di Massimo Nobile (ed. Asi Service). All’epoca le uniche protezioni, sui circuiti cittadini, erano costituite da balle di paglia più o meno voluminose, mentre il pubblico veniva tenuto debitamente a distanza con improbabili transenne di legno. La Mergellina-Posillipo del ’47 fu l’ultima gara disputata dal pilota napoletano.

Vincenzo Borghese fondò a Napoli una scuderia, la “Partenope”, e un’officina, “Autoricambi Borghese”, di cui ha spesso raccontato suo nipote Alessandro, chef volto di numerosi programmi televisivi tra cui “4 ristoranti”. Anche suo padre, Luigi, ha ereditato da nonno Vincenzo la passione per i motori. In questo weekend, a distanza di 62 anni, Napoli si prepara ad ospitare in tutta sicurezza un evento destinato a rilanciare l’immagine della città come palcoscenico ideale per il motorsport.

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