Pagoda, il life style hotel pronto alla quinta stella

La manager Marina Mazzarella tra i ragazzi dell'Istituto professionale Telese

Marina Mazzarella
Marina Mazzarella
di Ciro Cenatiempo
Martedì 18 Aprile 2023, 12:00
4 Minuti di Lettura

«Per una scuola come la nostra, il rapporto tra formazione e istruzione, impresa e lavoro è al centro del percorso». Così Mario Sironi, preside dell'istituto professionale di Stato «Vincenzo Telese» di Ischia, prestigioso riferimento per gli addetti del comparto turistico, ha introdotto l'incontro tra gli studenti e il management dell'hotel Pagoda di proprietà della famiglia Mazzarella, cogliendo immediatamente il valore dell'appuntamento. Dopo la premessa di Valeria Di Martino, referente dell'Unione Industriali di Napoli per l'«Educazione e formazione», è stata Marina Mazzarella, titolare insieme al padre Francesco ed alla sorella Gianna della struttura, a catturare l'attenzione dei ragazzi. La giovane responsabile del personale dell'albergo che vede ormai in dirittura d'arrivo un prezioso restyling avviato nel 2020, ha declinato le parole chiave: «Il nostro è un life style hotel, caratterizzato da qualità, design e concept moderno».

Innovazione hi-tech e storia si combinano in un'impresa che negli Anni Novanta era nata come residence, in un'epoca in cui le vacanze potevano durare tre mesi. «L'idea di turismo e di soggiorno è cambiata e ci siamo orientati verso una clientela sempre più esigente. Lo scorso anno - ha sottolineato Marina Mazzarella - il mondo si è accorto di Ischia, considerandola l'isola più bella: stiamo al passo con la realtà, anticipando i trend». Sono 55 le camere ristrutturate dell'hotel Pagoda, connotate da servizi al top, a cominciare da Luigi il digital concierge, l'applicazione che consente ai clienti di effettuare il check-in e creare un diario di viaggio, ordinare un caffè, avere un'edicola dedicata, inviare cartoline e souvenir, senza rivolgersi al cameriere. Una novità che non vedono l'ora di testare i trenta studenti del «Telese» protagonisti del progetto, della Quarta Turistica sezione B, con la docente Maria Messina; e del Quarto Grafico con la docente Mariarosaria Carratore. La mission aziendale alla quale rivolgono la loro attenzione è quella di «un albergo libero, dove si potrà stare in costume fino a sera e mangiare sul mare». Gli ospiti, in prevalenza, sono coppie giovani e adulte, e persone abituate a una vacanza esclusiva ed informale, "free", che vogliono rilassarsi. «A loro offriamo un ambiente precisa la manager - che valorizza la storicità della Pagoda che Ferdinando di Borbone fece erigere, dopo l'apertura del porto il 17 settembre del 1854, per osservare le imbarcazioni in transito in quello che una volta era un lago vulcanico. E il nostro logo è una pagoda la cui forma racchiude le onde del mare colorate di un blu luminoso. Al fianco dell'albergo c'è la vecchia foce del bacino lacustre, altra icona del passato ricca di fascinazione. È un posto suggestivo, con fantastici panorami sul golfo dall'alba a notte, non lontano dal faro borbonico: anch'esso, il faro con il suo valore reale e simbolico, è al cuore di un microcosmo speciale che rilancia una location evocativa dell'accoglienza di qualità». Marina Mazzarella, con la sorella Gianna, amministratore delegato, s'identifica in un binomio vincente: insieme stanno implementando il solco tracciato dal papà Francesco, ingegnere strutturista che decise di investire 27 anni fa nel turismo, a Ischia. Il risultato è la realizzazione di un albergo domotico, a misura di ospite, taylor made, con una gestione agile e invidiabili opportunità.

Le camere sono state ridotte da 70 a 55, e rifatte pensando a ogni dettaglio; così il ristorante «Al Faro», rinnovato come atmosfera e proposta, che permette di fare colazione in terrazza o cenare a lume di candela a ridosso dell'acqua; il beach bar per uno snack d'impostazione internazionale; la piscina, e così via, passando dall'«amore per la Thailandia che si concretizza nella ricerca di piatti thai e fusion che, nel menù, si esalteranno con combinazioni di profumi mediterranei. E, ancora, la realizzazione di una piccola Spa con una piscina, e cinque cabine massaggi». Il sapore dell'ospitalità è tutto, in un contesto green attento alla sostenibilità dei prodotti usati e alle energie rinnovabili; e a non perdere chance di mercato. Ci sarà una sala-business per 40 posti e, grazie alla presenza di due cucine, si potranno organizzare eventi fino a 200 invitati. La sfida è accattivante perché il Pagoda hotel a quattro stelle lusso aspira a salire di categoria. «È il nostro obiettivo», conclude Marina Mazzarella. Alle porte dell'estate i turisti americani, inglesi, australiani sono in fila per prenotare. Sono i cosiddetti altospendenti e distribuiscono ricchezza sul territorio. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA