Un sommergibile a Venezia: la Mostra apre con De Angelis

Rampling consegna il Leone d'oro a Liliana Cavani

Rampling e Cavani
Rampling e Cavani
di Titta Fiore
Mercoledì 30 Agosto 2023, 09:08
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In onore di Salvatore Todaro, l'eroico sommergibilista della Seconda Guerra Mondiale al centro del film di Edoardo De Angelis «Comandante», che stasera inaugura la Mostra in prima mondiale, in Laguna è arrivato un vero sottomarino, il Romeo Romei, della classe Todaro dedicata, appunto, all'eroe dei mari che affondò una nave nemica belga mettendo però in salvo l'equipaggio. La Marina Militare ha ormeggiato l'imbarcazione storica in Riva Sette Martiri fino al primo settembre, mettendola a disposizione dei curiosi che volessero saperne di più di periscopi e siluri.

Ad applaudire «Comandante», stasera al Palazzo del cinema, ci sarà il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ieri, inaugurando la rinnovata Sala Perla al Palazzo del Casinò al Lido, ha speso parole incoraggianti per il futuro della nostra industria, corroborata questa estate dalla campagna sul biglietto a metà prezzo e dai superincassi di «Barbienhaimer». «Il cinema italiano» ha detto, «è la proiezione del nostro immaginario e storicamente ha avuto sempre una grande vitalità.

Dopo anni di appannamento, ora vive un nuovo momento felice grazie a grandi registi. Sono venuto alla Mostra proprio per sottolinearne il valore quale altissima forma di declinazione della cultura».

Clou della cerimonia di apertura, condotta dalla madrina Caterina Murino (in diretta su Rai Movie dalle 19) con Malika Ayane guest star sulle note del «Cielo in una stanza», la consegna del Leone d'oro alla carriera a Liliana Cavani. Con un piccolo colpo di teatro sarà Charlotte Rampling, l'indimenticata protagonista di «Portiere di notte» e Coppa Volpi per «Hannah» di Andrea Pallaoro, a pronunciare la laudatio in onore della grande regista novantenne che, vispissima, in mattinata avrà presentato in anteprima il suo nuovo film, «L'ordine del tempo», nelle sale il giorno dopo.

Tra trombe d'aria e acqua alta a Venezia, in pratica, è già autunno. E mentre il sindaco Brugnaro si dice favorevole a sperimentare per l'anno prossimo il ticket d'ingresso per arginare le orde del turismo mordi e fuggi, sul Lido si abbatte la folla dei festivalieri, moltiplicata dalla proliferazione incontrollata di eventi paralleli e collaterali. Tra l'omaggio a Gina Lollobrigida con la proiezione del controverso documentario di Orson Welles (che pare lei detestasse cordialmente) e l'evento «Lights! Camera! Impact!» per celebrare i registi «che raccontano storie capaci di creare impatto» (qualsiasi cosa voglia dire), ce n'è davvero per tutti i gusti. Nicky Vendola si prepara ad assegnare il premio Bookciak, Azione! sul tema, mai così attuale, del restare umani, le Giornate degli Autori rendono omaggio in preapertura a Citto Maselli e Italo Calvino e poi celebrano Andrea Purgatori, il grande giornalista prematuramente scomparso, assegnando nel suo nome un premio a Luca Guadagnino, che avrebbe dovuto aprire in concorso la Mostra con «Challengers» e Zendaya se la produzione non avesse ritirato il film in conseguenza dello sciopero degli attori di Hollywood.

Per lo stesso motivo (l'assenza della supertestimonial Cate Blanchett) salterà l'atteso party Armani Beauty, ma non la sfilata del grande stilista all'Arsenale. Eccezionalmente l'1 e il 2 settembre riaprirà i battenti lo storico Des Bains per due serate in onore del cinema italiano, il 3 «Hollywood Reporter» festeggerà Andrea Scrosati di Fremantle produttore dell'anno, il 4 ecco il party di «Vanity Fair», il 6 quello di «Elle» e il 7 seguirà a ruota la festa di «Ciak». Ieri sera, alla vigilia dell'inaugurazione, il presidente di giuria Damien Chazelle ha aperto le danze al Danieli con un riservatissimo party dedicato al suo cinema, mentre il 3 sarà di scena alla Misericordia l'evento charity più ricercato dai mondani, il Galà Amfar, ospiti d'onore Rita Ora e Ava DuVernay.

Per lo sciopero delle star hollywoodiane, sul red carpet mancheranno alcuni pezzi da novanta come Bradley Cooper, Emma Stone, Willem Dafoe e Penelope Cruz, ma niente paura, gli italiani, gli europei e gli americani non legati alle major abbonderanno. E poi ieri, a sorpresa, è sbarcato a Venezia George Clooney: non ha film da promuovere ma scorterà la moglie Afef al premio organizzato da Diane von Fustenberg, what else? Il presidente della Biennale Cicutto, che negli anni scorsi tra pandemia e guerra in Ucraina ne ha visti di tutti i colori, guardando il numero dei biglietti venduti, degli accreditati e delle prenotazioni, ora gongola: «Per quantità e qualità è la Mostra più forte di questi quattro anni».

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