Sandra Milo, com'è morta? Pierluigi Diaco rivela: «Non stava bene, era a letto già da molto»

Sandra Milo, com'è morta? Pierluigi Diaco rivela: «Non stava bene, era a letto già da molto»
Martedì 30 Gennaio 2024, 07:36 - Ultimo agg. 31 Gennaio, 15:05
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In una delle sue ultime interviste, Sandra Milo, morta ieri a 90 anni,  aveva parlato proprio di questo triste giorno e di come avrebbe affrontato l'avvicinarsi della sua ora. «Non ho paura di morire - aveva detto in un'intervista al Corriere - ho 90 anni e a un certo punto toccherà anche a me. Sono cresciuta sotto le bombe e la morte lì era sempre vicina», aveva detto l'attrice. Poi, aveva aggiunto: «Non credo all’inferno, oltre la morte c’è il paradiso. Io mi vedo lì... ho cercato di fare del mio meglio».

Com'è morta

La «Sandrocchia» del cinema italiano, come l'aveva soprannominata il suo amato Federico Fellini, «è morta serenamente nel proprio letto, circondata dall'affetto dei suoi cari», hanno scritto i figli dell'attrice su Facebook. E proprio nelle ultime ore, il collega e amico di Sandra, Pierluigi Diaco dopo aver appreso la notizia, ha voluto omaggiare l'attrice durante il programma Bella Ma, rivelando alcuni dettagli in merito alla sua salute.

A quanto pare, l'attrice già da tempo non stava bene tant'è che si è spenta nel suo letto, così come desiderava.

Le parole di Pierluigi Diaco

«È salita in cielo Sandra Milo, è stata un’amica sincera e una compagna di viaggio preziosa - ha sottolineato Pierluigi Diaco -. E io devo proprio ringraziarla per tante cose, tra cui per avermi insegnato che ogni momento doloroso lo si può affrontare con altruismo. Ho condotto più programmi con lei ed è stata sempre fonte di ispirazione e idee per me. Sono contento che nel 2021 abbia ricevuto il premio che meritava, quel David di Donatello che l’ha consacrata per quella che era, una grande artista».

«Sono stato attraversato da una grande emozione stamattina - ha continuato Pierluigi Diaco -. La verità è che non stava bene. Era a letto da parecchio tempo, curata dall’amore dei suoi tre figli. Ha voluto lasciare questa Terra nel suo letto, era il suo desiderio».

«Sandra voleva tornare alla conduzione»

«Sandra voleva tornare alla conduzione - ha sottolineato Pierluigi Diaco -. Questo era il suo più grande desiderio e da lì ho avuto l’idea di farle curare la rubrica nel programma Io e Te, sia in Io e Te di notte che andava in onda in seconda serata su Rai Uno. Lei si divertiva moltissimo a rispondere alle lettere dei telespettatori di Rai Uno».

Vestita di bianco

«Ha abituato il suo pubblico a vedere il suo sorriso. Aveva sempre dato di sé, anche nel dolore, quest’immagine di donna che comunque è riuscita a sorridere anche durante le disgrazie». Così Debora Ergas, figlia dell’attrice Sandra Milo, scomparsa questa mattina, ha voluto ricordare la mamma a La Vita in Diretta su Rai1. «Non ha voluto che il pubblico la ricordasse negli ultimi giorni, come la sua vita è finita, ma che la ricordasse sorridente, bella, elegante e luminosa come l’abbiamo sempre vista. Ed è anche così che farà l’ultimo viaggio: elegante, bella e luminosa. L’abbiamo vestita come una sposa, tutta di bianco».
La figlia della grande diva, giornalista storica del programma condotto da Alberto Matano, ha spiegato: «L’abbiamo vestita di bianco perché era uno dei suoi vestiti preferiti, un vestito anche molto sexy, perché lei a 90 anni diceva sempre che una donna, se vuole, può conquistare chiunque. Le abbiamo messo il rossetto, perché lei mi diceva sempre ‘io senza rossetto non vado a buttare nemmeno l’immondizia». Poi i tacchi a spillo, perché Sandra Milo senza tacchi a spillo non andava nemmeno sugli scogli. E poi una collana di bigiotteria tra le sue preferite, ed è tornata bellissima. È proprio bella adesso, è qui in casa ed è proprio bella". 
La Ergas ricorda non solo l'icona amata dai grandi registi, ma anche la donna paladina dei diritti civili, di tutti: la lotta contro la violenza sulle donne, la difesa dei figli nati fuori matrimonio. "Se oggi c’è un diritto di famiglia è stato anche grazie alle sue battaglie pubbliche - dichiara la figlia - quando spronava il Parlamento a regolarizzare situazioni precarie, che in Italia erano tantissime. E poi la lotta contro tutte le discriminazioni, contro l’omofobia, contro tutto quello che gli altri tra virgolette ‘normali’ invece giudicano diversi. E poi questa straordinaria forza, lei era amica delle donne, è sempre stata una donna indipendente, libera: non solo libera di testa, ma libera di tutto. Diceva: ‘Se tu non dipendi economicamente da nessuno, non dipendi di testa da nessuno, se sei te stesso in qualsiasi momento te la cavi’. Quando avevo paura mi diceva: «Ricordati che nella vita si muore una volta sola».

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