Festival di Castrocaro, due artisti di Napoli Est sul palco della serata finale: gli unici del Sud

Festival di Castrocaro, due artisti di Napoli Est sul palco della serata finale: gli unici del Sud
di Alessandro Bottone
Mercoledì 8 Luglio 2020, 17:00
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Il duo 'Le Radïci', composto da Marco Costanzo e Mario Cianniello, è tra gli otto finalisti della 63esima edizione del Festival di Castrocaro. I due, entrambi 27enni di Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, saliranno sul palco della serata finale, condotta da Stefano De Martino, che andrà in onda giovedì 27 agosto su Rai 2.

Selezionati tra i quarantadue che hanno partecipato al Castrocaro, il primo talent della musica italiana. «É sempre stato una vetrina importante così abbiamo pensato che potesse essere una buona opportunità per far conoscere la nostra musica» affermano Costanzo e Cianniello. Questa è la seconda volta che partecipano al Festival. «L'anno scorso non ce l'abbiamo fatta di un soffio, non riuscendo a rientrare tra i dieci che partecipavano alla serata finale. Quest'anno, fortunatamente, è andata bene».

Marco e Mario sono gli unici artisti del Mezzogiorno tra quelli ammessi alla serata finale. «É una bella responsabilità. Faremo del nostro meglio anche per i tanti artisti del Sud che siamo sicuri non siano riusciti a partecipare anche per problemi logistici». Tre audizioni, la prima online e le due successive dal vivo a Castrocaro di fronte a un team di esperti. «Il sentimento che più ci ha accompagnato durante questa esperienza è stato sicuramente l'ansia. Quest'anno, più dello scorso, ci tenevamo a fare bella figura: essere scelti tra gli otto finalisti, quindi fino alle scelte finali. Ci ha accompagnati una certa agitazione che non riuscivamo a scrollare via» confidano Marco e Mario. «Siamo super contenti. Per noi è un traguardo importante, frutto del lavoro che stiamo facendo da un paio d'anni a questa parte».

'Le Radïci', tanta voglia di crescere. «Non siamo altro che due ragazzi con la passione per la musica, legati alle proprie origini territoriali e musicali, da qui il nome» evidenziano Marco, la voce, e Mario, seconda voce e strumenti, ovvero chitarra e tastiera. Marco ha studiato canto per diversi anni seguito da un maestro mentre Mario è un autodidatta. «Ascoltiamo musica diversa ma i nostri modelli in comune sono i grandi cantautori del passato: Pino Daniele, Dalla, Venditti, De Gregori. Oggi invece ascoltiamo con piacere Cremonini, Calcutta, i Negramaro, Brunori Sas». Dopo aver creato numerose cover di brani di grande successo il duo indie-pop ha iniziato a scrivere e interpretare proprie produzioni. «In questo periodo stiamo lavorando a diverse canzoni».

Non manca l'impegno per il proprio quartiere. «Cerchiamo sempre di dare una mano dove ce n'è bisogno. L'arte può essere uno sfogo per chi ogni giorno vive situazioni difficili, ma anche un modo per dare voce a dei problemi. Se usata con intelligenza può essere uno strumento davvero forte ed un modo per smuovere gli animi delle persone». La voglia di riscatto e la grande passione per la musica sono due elementi fondamentali nella esperienza artistica e professionale del duo di Napoli Est che ha conquistato il palco di Castrocaro non senza sacrifici.

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