Luigi Calagna, 1992, e Sofia Scalia, 1997, vengono dalla provincia di Palermo e in una decina di anni di carriera, legatissimi nella vita e nella carriera, hanno scalato le classifiche dello showbusiness italiano, con la sigla Me contro Te, ignota ai maggiori di dieci anni e ai loro genitori. I loro dischi, i loro tour, i loro film - cinque sinora - hanno dominato con numeri da favola e sbaragliato la concorrenza: tra i riconoscimenti ufficiali anche il David di Donatello per i biglietti venduti al cinema. Anime gemelle, prossimi al matrimonio («Che dovrà essere celebrato al meglio, all'altezza delle aspettative, cercando di coinvolgere i nostri fans»), escono ora con un album natalizio, tre brani inediti e sette classici delle festività tradotti anche con la collaborazione dell'amico Shade, rilanciati a modo loro, dance: «Natale con Luì e Sofì» è disponibile anche in una speciale confezione regalo, con poster, sciarpa e memorabilia vari.
Sorridenti, pacati, ottimisti, il turbinio della vita moderna sembra non sfiorarli neppure: sono un'azienda e questo è chiarissimo a tutti: «Quando abbiamo iniziato a realizzare i nostri video, un po' per gioco, un po' per comunicare con i nostri amici, li abbiamo postati su YouTube senza immaginare l'effetto che avrebbero avuto.
Con prevalenza di utenti al Sud, «più fedeli le bambine, mentre i maschi vengono presto assorbiti dal calcio e dai videogiochi», i Me contro Te macinano risultati e progetti: il tour dello scorso anno è disponibile su Netflix, con il seguito, per festeggiare i dieci anni di carriera, fissato dall'inizio del 2024, e se quest'anno i piccoli fans vorranno continuare a seguirli, ecco la seconda stagione di «La famiglia reale», disponibile su Prime Video dal 20 dicembre.
E nel futuro, diventando adulti a vostra volta, come vi vedete? Avete pianificato una strategia di resistenza? «Per adesso pensiamo a divertirci, a fare le cose che sentiamo, e che possono arrivare: impossibile prevedere cosa succederà. Però rispetto ai nostri esordi, che erano molto spontanei e un po' improvvisati, da qualche anno ci siamo organizzati con una struttura e una società che ci vede responsabili di ogni aspetto: le canzoni, i dischi, il live e anche la realizzazione dei film, del merchandising, dei giochi da tavolo e quel che riguarda Me contro te. Per noi è una grande soddisfazione vedere i frutti del lavoro e dell'impegno. I bambini hanno una sensibilità speciale e sentono la sincerità, la genuinità di chi si rivolge a loro. E crediamo che in questa società ci sia bisogno di spensieratezza, di rassicurazioni. È la nostra mission e non facciamo nessuna fatica».
Nel 2020 erano stati invitati come ospiti a Sanremo, ma poi la presenza saltò all'ultimo momento: «La proposta arrivò in extremis e tra gli appuntamenti e la promozione già in corso, non si riuscì a incastrare una data che andasse bene per tutti. Noi ce lo auguriamo, di andare prima o poi. Ma non abbiamo pretese, restiamo con i piedi per terra, convinti che l'ultima parola sia della gente. Se i Me contro Te funzionano significa che il nostro modo di essere e di presentarci piace».