Sinead O'Connor, migliaia di fan al corteo funebre in Irlanda: l'ultimo saluto alla cantante di ​"Nothing Compares 2 U"

La bara era sovrastata da un mucchio di ortensie blu e rose rosa. Un camper VW d'epoca ha sfilato con gli altoparlanti sul tetto che diffondevano la canzone di Bob Marley "Natural Mystic"

L'ultimo saluto alla cantante di "Nothing Compares 2 U"
L'ultimo saluto alla cantante di ​"Nothing Compares 2 U"
Martedì 8 Agosto 2023, 18:02 - Ultimo agg. 11 Agosto, 12:03
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Migliaia di fan hanno partecipato al corteo funebre di Sinead O'Connor. Tantissimi irlandesi si sono riversati per le strade di Bray, città natale della cantante cantante morta a 56 anni lo scorso 26 luglio nella sua casa di Londra. Il corteo si è svolto dopo una funzione commemorativa privata.

Fin da domenica, in cima a una collina dei dintorni, è spuntata una grande iscrizione visibile dall'alto che recita a caratteri cubitali: «EIRE LOVES SINEAD», ossia l'Irlanda (in gaelico) ama Sinead. 

Tanta musica mentre il feretro passava ricoperto di fiori: la bara era sovrastata da un mucchio di ortensie blu e rose rosa. Un camper VW d'epoca ha sfilato con gli altoparlanti sul tetto che diffondevano la canzone di Bob Marley "Natural Mystic".

Le persone hanno gettato rose e altri fiori sul carro funebre.

Sinead O'Connor, in migliaia partecipano al corteo funebre a sud di Dublino

«Era così ribelle, forte e ispiratrice, e mia madre mi odiava quando ascoltavo la sua musica», ha detto all'AP Ruth O'Shea piangendo. «Era semplicemente brillante. Brillante - l'ho amata, e poi i bambini, suppongo per osmosi perché l'ho ascoltata quando entrambi stavano crescendo, dicevano: "Oh Dio, la mamma sta ascoltando Sinéad O'Connor, ovviamente ha avuto una giornata difficile". Lei mi dava speranza. E io la amavo, la amavo».

«Sinéad amava vivere a Bray e le persone che vi abitavano», ha dichiarato la famiglia in un comunicato. «Con questa processione, la sua famiglia desidera riconoscere l'affetto che le persone di Wicklow (contea) e non solo le hanno dimostrato da quando è partita... per andare in un altro posto».

Tormentatissima, spesso è finita sui giornali per i suoi tentativi di togliersi la vita mescolando i barbiturici.

Un cartello lasciato di fronte alla casa natale della cantante elencava le cause per cui aveva espresso il suo sostegno: gli afroamericani, i rifugiati, il gay pride.

"Grazie per la tua breve vita speciale", recitava un biglietto. "Se n'è andata troppo presto".

La O'Connor, un mezzo soprano a più ottave dalla straordinaria gamma emotiva, riconoscibile per la sua testa rasata, ha iniziato la sua carriera cantando per le strade di Dublino ed è presto diventata famosa a livello internazionale.

Nel 1990 fece scalpore la sua cover della ballata di Prince "Nothing Compares 2 U", che ha scalato le classifiche dall'Europa all'Australia.

È stata una critica della Chiesa cattolica romana ben prima che le accuse di abusi sessuali venissero ampiamente riportate. Nell'ottobre del 1992 è balzata agli onori della cronaca per aver strappato una foto di Papa Giovanni Paolo II durante un'apparizione al "Saturday Night Live" della NBC, denunciando la Chiesa come nemica.

Ha reso pubbliche le sue battaglie contro la malattia mentale. Quando il figlio adolescente Shane è morto suicida l'anno scorso, la O'Connor ha twittato che «non aveva senso vivere senza di lui» ed è stata presto ricoverata in ospedale. Il suo ultimo tweet, inviato il 17 luglio, recitava: «Per tutte le madri di figli suicidi» accompagnato da un mantra tibetano di compassione.

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