Sanremo 2024 Dargen D'Amico, altro appello contro la guerra: ​«Non volevo essere politico, ero solo guidato dall'amore»

Il cantante di Milano è tornato a parlare del suo appello di ieri, quando aveva chiesto il cessate il fuoco per la guerra in Medio Oriente

Dargen D'Amico, altro appello contro la guerra sul palco dell'Ariston: «Non volevo essere politico, ero solo guidato dall'amore»
Dargen D'Amico, altro appello contro la guerra sul palco dell'Ariston: ​«Non volevo essere politico, ero solo guidato dall'amore»
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 21:52 - Ultimo agg. 21:55
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«Non volevo essere politico. Non ho mai pensato di avvicinarmi alla politica. Ero solo guidato dall'amore. Su questo mi vorrei concentrare». Così Dargen D'Amico ha commentato le sue parole di ieri, quando dopo la sua esibizione aveva lanciato un appello contro la guerra in Medio Oriente. Un discorso appoggiato anche da Diodato, che ha presentato il cantante milanese prima della performance di stasera.

Dargen D'Amico, l'appello contro la guerra sul palco dell'Ariston: «La storia non accetta la scena muta, cessate il fuoco»

L'appello

«Volevo tornare su quello che ho detto ieri sera. Quando sono tornato a casa ho cominciato a leggere qualcosa e mi sono preoccupato quando ho visto che il mio era un messaggio politico. Io non volevo essere politico: in vita mia ho fatto tante cazzate, peccati anche gravi, ma non ho mia pensato di avvicinarmi alla politica». 

Dopo aver cantato la sua "Onda Alta", Dargen D'Amico è tornato sul messaggio lanciato ieri sera per il cessate il fuoco in Medioriente. «Ero guidato dall'amore e dalla sensazione che sono sempre più le cose che abbiamo in comune e su quello mi vorrei concentrare», ha detto il cantante.

Le parole di Diodato

«Sono molto contento di presentarti, soprattutto dopo le belle parole che hai detto ieri e che condivido pienamente».

Così Diodato, nelle vesti del cantante presentatore, ha accolto Dargen D'Amico, che ieri alla fine della sua esibizione aveva lanciato un appello per lo stop alle violenza in Medioriente. «Il nostro silenzio è corresponsabilità: la storia e Dio non accettano scena muta. Cessate il fuoco».

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