Geolier primo e fischiato a Sanremo 2024: «L’esibizione più brutta della mia vita»

L'amarezza del rapper: io mi sono preparato un sacco e ho fatto di tutto per portare sul palco tre mostri

La premiazione di Geolier
La premiazione di Geolier
Sabato 10 Febbraio 2024, 12:06 - Ultimo agg. 17:06
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Geolier primo in classifica al festival di Sanremo 2024, anche dopo la serata delle cover che vedeva favorita Angelina Mango, divide e non poco.

Emblematici e fragorosi i fischi a fine serata per il rapper di Secondigliano che si era esibito in un medley con Gué, Luché e Gigi D'Alessio. E Geolier, amatissimo e votatissimo, ci è rimasto a dir poco male. 

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«È stato bruttissimo - ha raccontato il rapper al Corriere della Sera -, io mi sono preparato un sacco, ho fatto di tutto per portare questi tre mostri, poi vincere e salire sul palco con le persone che fischiano, che se ne vanno, è stata l’esibizione più brutta della mia vita. Siamo in tanti a lavorare a questo progetto. Ora vorrei fare qualcosa per i ragazzi di Secondigliano, creare dei campi, creare degli studi discografici a Napoli».

A difesa di Geolier, la sua vocal coach: «Io sono felicissima per questo primo posto di Geolier, e di questo percorso che abbiamo fatto insieme, in cui lui si è dimostrato molto determinato, disciplinato, ed ha dimostrato una grande crescita vocale». A parlare con l'Adnkronos è Danila Satragno, la vocal coach di Geolier, contattata all'indomani della vittoria del rapper napoletano alla serata cover di Sanremo contestata apertamente dai fischi della platea dell'Ariston. La vocal coach non ci sta: «Sta uscendo fuori una voce da baritono incredibile, e io ne sono molto orgogliosa», spiega. E sul lavoro fatto con il rapper, dominatore delle classifiche 2023, tiene a scandire: «A me ha colpito la genuinità di Geolier, la sua naturalezza pur avendo una bella vocalità baritonale, che si può esprimere sia come pop che come rapper».

Impazza, inoltre, sull'argomento, la polemica sul razzismo nei confronti di un napoletano. «Geolier, ragazzo di talento idolatrato da tutti gli adolescenti d'Italia per il genere musicale che rappresenta, non vince in quanto napoletano ma viene fischiato in quanto napoletano. Il pubblico in sala si vergogni». Lo scrive su X Myrta Merlino, conduttrice di Pomeriggio Cinque, commentando i fischi dell'Ariston al primo posto di Geolier di ieri. E la giornalista si sofferma anche sull'esibizione di Ghali. L'artista, nella serata delle cover, ha unito nel su medley Italia e Tunisia. "Ghali forse non è andato a Sanremo per vincere il Festival ma sicuramente ci è andato per svegliare le nostre coscienze. Bravo Ghali, non c'è italiano più vero di te», scrive Merlino.

A risponderle è Alba Parietti: «Si è creato un grande equivoco con i fischi risuonati ieri sera all'Ariston dopo l'annuncio della classifica della serata cover: la vittoria di Geolier non è stata fischiata perché lui è napoletano, è stata fischiata perché il pubblico aveva preferito il bellissimo omaggio di Angelina Mango al papà Pino, che quel palco lo ha calcato tantissime volte, lasciando un segno profondo.

Il Teatro aveva tributato la standing ovation ai Mango, che per chi non lo sapesse sono di Lagonegro, a sud di Napoli. Quindi il razzismo settentrionale non c'entra nulla». La Parietti si dice stupita dalle accuse di razzismo ai fischi sulla vittoria di Geolier. «Sicuramente - aggiunge Parietti, da sempre appassionata del festival di Sanremo - è stato un fischio anche generazionale, perché la platea dell'Ariston non è fatta di teenager ma di persone più adulte che preferivano l'omaggio a Pino Mango. Geolier poi canta in un dialetto strettissimo che non tutti in sala comprendono ma questo non gli impedisce di essere l'artista che ha venduto di più in tutta Italia nel 2023. E per ottenere quel risultato è seguitissimo in tutta Italia, anche dai ragazzi del nord che cercano online le traduzioni dei suoi testi dal napoletano all'italiano, come noi cerchiamo quelle dall'inglese all'italiano. Geolier lo votano pure i ragazzini di Aosta. Quindi smettiamola con questa polemica sui fischi a Napoli, non è quello il punto», sottolinea. Ma, conclude, «la performance di Angelina Mango merita di vincere ieri. La sua non è stata solo una bellissima canzone cantata bene: è stata un'emozione potentissima, che ci porteremo dietro per sempre. Uno dei momenti più emozionanti della storia della storia del Festival, rimarrà negli annali della kermesse».

«Noi gente del Sud non fischiamo mai né un artista né uno sportivo del Nord, né di un altro paese. Forza Geolier, sei tutti noi!». Lo scrive sui social Stefano Graziano, deputato del Pd nato ad Aversa, capogruppo dem in commissione di Vigilanza Rai. Sulla stessa linea un'altra parlamentare del Sud: Pina Picierno, originaria di Santa Maria Capua a Vetere, del Pd, vice presidente del Parlamento europeo: «Leggo sui social e sui giornali che qualcuno insinua che dietro il successo di Geolier ci siano giri strani, per alcuni addirittura la camorra. È uno stigma che accompagna tutte e tutti noi che siamo figli del Sud e della Campania, un pregiudizio frutto dell’ignoranza e della semplificazione", scrive sui social. La Picierno elenca i successi dell'artista napoletano ("dietro Geolier c’è un popolo di ascoltatori e ascoltatrici enorme: 85mila copie di dischi venduti nel 2023, 6 milioni di ascoltatori mensili su Spotify") e conclude: «Mi dispiace deludere tanti, ma il Sud è anche questo: è talento, innovazione linguistica, musicale alle volte talmente fiero e complesso che non riuscite a capirlo. Un abbraccio a Geolier, fiero rappresentante del Sud e della nuova canzone napoletana». Un altro esponente dem, il capo delegazione all'Europarlamento Brando Benifei, spezzino, non cita mai Geolier ma in un post dedicato a Sanremo scrive: «Caro popolo di @X: stasera, per salvare la baracca in un contesto elettoralmente complicato, quale strategia di voto utile bisogna portare avanti?».

«La sua musica può piacere o meno, ma fischiare un ragazzo di 23 anni, colpevole solo di aver fatto il suo lavoro, ossia cantare, è inaccettabile, per questo voglio esprimere la mia solidarietà a Geolier per la contestazione ricevuta ieri sera a Sanremo e per i commenti osceni sui canali social della Rai. La dirigenza della tv pubblica intervenga subito sui propri account per far rimuovere gli insulti razzisti contro Napoli e i napoletani. Ad Amadeus, che oggi in conferenza stampa sostiene che gli haters si devono ignorare perché ci sono sempre stati, rispondo che sbaglia. Non possiamo stare in silenzio davanti al razzismo, che sia allo stadio o sul palco dell'Ariston, e minimizzare, proprio a pochi giorni dalla giornata contro il bullismo, dove tutti ci indigniamo per denunciare atti vili. Speriamo di goderci una finale augurandoci che non accada più nulla di simile» scrive sui social la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli.

«Geolier vince la serata e il pubblico dell’Ariston fischia? Non credo sia stato contestato per il fatto di essere napoletano, ci sono sempre tifoserie contrapposte, anche nella musica, come in altri campi...». Getta acqua sul fuoco delle polemiche e rivendica l'importanza della canzone napoletana il senatore sorrentino della Lega Gianluca Cantalamessa. «Da Ranieri allo stesso Gigi D'Alessio, sono statti tanti i napoletani applauditi su quel palco», aggiunge il politico tifosissimo del Napoli calcio. «Napoli -sottolinea all'Adnkronos- è una città tanto creativa, anzi è la città più creativa per la musica» visto che «la scuola napoletana tra le più importanti al mondo». «Ma quando c'è una sfida, quando c'è qualcuno che vince e qualcuno che perde, c'è sempre qualcuno che ci resta male...», conclude il senatore membro della Commissione antimafia.

«Geolier ieri sera ha vinto attraverso il voto. Punto. La sua musica può piacere o non piacere, ma i fischi e l’uscita di una parte del pubblico dall’Ariston a Sanremo sono vergognosi. Si deve comunque portare rispetto e ammirazione per un ragazzo che con innegabile talento, dalla periferia di Napoli, si è affermato con una forza e potenza senza precedenti. Ieri sera dal pubblico di Sanremo un rigurgito antinapoletano che sarà puntualmente rispedito al mittente» afferma Luigi de Magistris.

«Ancora non hanno digerito neanche lo scudetto del Napoli, preghiamo per loro. Dopo gli applausi per aver riportato il Napoletano in gara a Sanremo gli sono toccati gli insulti. È il festival delle polemiche per Geolier, il rapper che da Secondigliano è arrivato alla città dei fiori. Orgoglio napoletano a prescindere dai gusti musicali. Molto triste il fatto di aver vinto il premio della serata Cover ed essere stato riempito di fischi e persone che si sono alzate dalla poltroncina per dissenso. Ancora, un giornale bergamasco che riporta il titolo "prediciottedimo camorrista" rivolto a Geolier per il suo modo di vestire ed intonare le canzoni. Ma perché Napoli e la parte bella che rappresenta questa città viene sempre criticata? Perché c'è tanta superficialità e i soliti stereotipi. Non credo che Geolier meriti tutto questo sdegno. Credo che ci sia un bel po’ di razzismo  nei confronti di un pezzo del Paese che non riconosciamo  che sa di competizione non sana che sa di campanilismo. In un evento canoro come questo ancora una volta l'Italia non fa squadra, come se Napoli appartenesse ad un'altra nazione. In bocca al lupo Geolier, hai portato la napoletanità a Sanremo, per me hai già vinto. Vincono i valori forza azzurri» ha invece dichiarato l'avvocato Angelo Pisani.

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