Masterchef 11, Carmine Gorrasi sul podio:
«Battipaglia è in me e nella mia cucina»

Masterchef 11, Carmine Gorrasi sul podio: «Battipaglia è in me e nella mia cucina»
Venerdì 4 Marzo 2022, 11:06
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L'undicesima edizione di Masterchef ha il suo vincitore: si tratta di Tracy Ebigbodi, 28enne di origine nigeriana residente in Veneto, a Vallese di Oppeano (verona). I giudici hanno premiato la cameriera di sala che ha vinto grazie a piatti che hanno saputo intrecciare le sue origini africane e la tradizione italiana.

Solo podio per Christian Passeri ma soprattutto per Carmine Gorrasi, il talentuoso ragazzo proveniente da Battiglia che stupì i giudici alle selezioni. Proprio durante i Live Cooking, Carmine conquistò il pubblico con una cucina all’avanguardia, curiosa e multietnica presentando dei Gyoza, una sorta di ravioli giapponesi con capesante, maiale, cavolfiore, cipollotto, salsa di soia, zenzero, zucchero e peperoncino rosso. Con una preparazione da primo della classe, Barbieri lo ha definito come il «Signorino Gorrasi». 

In passato Carmine, aveva confidato in una video story che: «Mi piacerebbe vincere, è una occasione unica che mi cambierebbe la vita permettendomi di dedicarmi completamente ad una professione che sento mia. Sarebbe un sogno diventare uno chef stellato. Farò tutto il possibile per dare il meglio e dimostrare di essere all'altezza della fiducia datami dalla giuria».

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Finale che però è sfumata nonostante Carmine avesse l'appoggio di diversi fan del Salernitano, del Sud Italia e  di molti esperti del settore. Per assistere alla sfida fianale a tre, sono arrivati i familiari dei concorrenti e tutti gli ex partecipanti del programma. Carmine, Christian e Tracy hanno deliziato gli chef con piatti gourmet: quattro portate, dal primo al dolce. Carmine per l’occasione ha presentato un antipasto nippo-campano, composto da un mix di sapori giapponesi e campani, ha voluto poi riproporre come primo piatto una nuova variante dei gyoza, ripieni di genovese di polpo. Per secondo, invece, un piatto dedicato ai nonni con la parmigiana di melanzane. Infine, un dolce molto raffinato, intitolato Battipaglia total white.

«Era la città da cui volevo scappare il prima possibile – ha detto Carmine durante la presentazione dei piatti – qui però ho capito quanto Battipaglia sia radicata in me e devo ringraziarla perché senza di lei non sarei quello che sono». «Chissà quante volte ti sei sentito dire che avresti dovuto compiere delle scelte diverse, che dovevi incasellarti in uno standard – ha detto lo chef Barbieri rivolgendosi a Carmine – Chissà quante volte hai pensato sono quello che sono e nessuno ha il diritto di cambiarmi: la tua presenza al centro di questa cucina la dice lunga su chi aveva ragione». 

L’undicesima edizione di MasterChef Italia è stata vinta da Tracy ma il giovane finalista battipagliese ha conquistato il cuore di tutti: «Non è per me la fine, ma un grande inizio».

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Ma perchè Carmine era il più accreditato per essere il nuovo Masterchef? Ripercorriamo la sua storia. 

18 anni, originario di Battipaglia, Carmine ora vive a Montecorvino Pugliano. Frequenta l'ultimo anno del liceo scientifco ma ha le idee chiare: «Voglio diventare uno chef importante». Una dichiarazione che però è parsa come una confessione intima tanto da stupire Giorgio Locatelli, Antonino Cannavaciuolo e Bruno Barbieri

La storia di Carmine è quella di una vocazione vera, nata verso i 12 anni quando il giovane cuoco con la sorella Sara iniziò a pasticciare ai fornelli. Con risultati disastrosi, ribaltati dalla sua ostinazione nel continuare a provare e riprovare fino a capire che la cucina era la sua passione, da coltivare frequentando l'Istituto alberghiero. Una scelta non accettata dai genitori: come tanti altri preferivano per il figlio un corso di studio più tradizionale che sfociasse in una laurea tale da assicurare stipendio e pensione oppure i lauti guadagni di una prestigiosa libera professione. Un sogno, quello di diventare cuoco, che ha continuato a perseguire studiando da autodidatta mentre frequentava con successo il liceo, in lui ha spiegato ai tre giudici è molto forte il senso della responsabilità ed il desiderio di non dare dispiacere ai genitori: «La cucina è l'unica cosa che mi rende orgoglioso.

Partecipare a questo talent mi dà la possibilità di concentrarmi nel lavorare su me stesso ed è anche un modo per superare le mie insicurezze dimostrando di sapere reggere la tensione ed i ritmi intensi della gara». 

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