Sul piccolo schermo era il Chandler di "Friends", dalla battuta sempre pronta, sarcastico e tagliente. Nella vita privata, Matthew Perry combatteva segretamente contro i demoni di alcol e droga. Una battaglia tenuta nascosta, affinché i suoi colleghi sul set non ne venissero mai a conoscenza, né tantomeno i milioni di fan che la popolare serie ha conquistato in tutto il mondo. Solo ora Perry ha trovato il coraggio di rendere pubblica la sua lotta, che ha raccontato nell'autobiografia «Friends, Amanti e la Cosa Terribile». Già pubblicato negli Usa, arriverà in Italia l'8 novembre con La nave di Teseo.
Matthew Perry e la relazione con Julia Roberts: «Ho rotto per evitare che lo facesse lei»
Intrappolati in un personaggio
Monica, Phoebe, Joey, Ross, Rachel e naturalmente Chandler: a parte Jennifer Aniston, conosciuta oltre che per il suo ruolo di Rachel, tutti gli altri protagonisti di 'Friends' sono rimasti intrappolati nei personaggi dello show più seguito di sempre nella storia delle sitcom, con dieci stagioni in onda negli Usa sulla Nbc tra 1994 e 2004 e che è stato visto da oltre mezzo miliardo di persone in 220 Paesi del mondo.
«Vivo per miracolo»
Tra le pagine di «Friends, Amanti e la Cosa Terribile», Matthew Perry racconta l'abbandono del padre quando era piccolo, l'arrivo a Hollywood, le donne (tra cui Julia Roberts, lasciata perché «avevo troppa paura di essere lasciato io»), il suo personaggio di 'Friends', e poi il lato oscuro del successo: i traumi, le dipendenze, i 15 tentativi di riabilitazione, le altrettante operazioni chirurgiche al colon. «Sono vivo per miracolo», scrive, raccontando di essere arrivato a 49 anni a un passo dalla morte e che a un certo punto è arrivato a ingerire 55 pasticche di Vicodin annegate in un litro di vodka. «Ho voluto condividere solo quando ho avuto la certezza di non cadere di nuovo nel buio - ha detto qualche giorno fa in un'intervista a 'People', che gli ha anche dedicato la copertina.