Nel passato Madre natura di Ciao Darwin ma anche Bonas di Avanti un altro. Prima ancora, nel 2017 la fascia di Miss Tricologica a Miss Italia. Oggi Sara Croce è una ballerina di Ballando con le stelle. Una brava ballerina ma l'inizio con i giudici non è stato semplice. Le hanno dato della "piagnona senza personalità". Da lì la sua svolta. Quella che racconta al settimanale Chi.
Le accuse a Ballando
«Mi dicevano: "Non sei conosciuta, non mostri il tuo carattere, né in quello che dici, né nel ballo: perché ti dovremmo tenere?". Un modo crudo per dirmi di non fare la ragazzina, di farmi vedere un po' di più, di osare: ci sta, tutto lecito, ma forse si poteva dire di meglio...». Ma le è servito, eccome: «Quando ti buttano così giù o gli dai ragione o tiri fuori gli artigli».
Le parole di Matano
Sara Croce ha dovuto vedersela anche con Alberto Matano ("Dici di venire dal paesino, ma su Instagram mostri una vita da globetrotter"): «Quelle parole mi hanno dato fastidio. Io non ho fatto la parte della piccola fiammiferaia. Io abito ancora a Garlasco anche se ci sto pochissimo».
L'adolescenza
Al settimanale diretto da Alfonso Signorini si descrive come «una ragazza un po' anarchica e ribelle, anche se a scuola avevo tutti dieci».
Il no al Gf
Quando ha scoperto di essere bella? «La consapevolezza vera e propria l’ho avuta quando mi hanno scelto tra mille ragazze per fare Madre Natura. Però non sono perfetta: talvolta ho i brufoli e la ritenzione, ma mi vado bene così». In passato ha rinunciato a partecipare al GF. Il perché lo spiega lei, sempre a Chi: «Vorrei fare televisione, ma senza bruciare le tappe. Preferisco una strada lunga e discreta, in cui mi godo il percorso e faccio tante esperienze. Non amo il gossip: ci sono stata, si è parlato di me per relazioni sentimentali e vicende che mi hanno esposto a gogne mediatiche, e l’ho vissuta così male che ho capito che non fa per me, che non mi piace fare rumore. Il mio sogno è fare la carriera di Milly Carlucci e magari, alla sua età, essere direttore artistico di un mio programma».