Angela Procida campionessa mondiale
mette al collo un poker di medaglie

Angela Procida campionessa mondiale mette al collo un poker di medaglie
di Diego Scarpitti
Domenica 19 Giugno 2022, 17:14
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I supereroi non sono solo quelli della Marvel. Nella categoria rientrano a giusta ragione gli azzurri della Nazionale italiana di nuoto paralimpico, che firmano una strepitosa impresa ai Mondiali di Madeira 2022, chiudendo al primo posto nella classifica generale con 27 medaglie d’oro, 24 d’argento, e 13 di bronzo. Alle spalle si lasciano gli Stati Uniti, il Brasile, la Gran Bretagna e tutti gli altri, migliorando il già eccezionale risultato di Londra 2019 e confermandosi al vertice di questa disciplina. Ed ha portato davvero bene il collegiale alla Scandone prima della partenza per il Portogallo.

 

«Sognare non costa nulla, oro mondiale, record italiano». Al Complexo de Penteada di Funchal firma la 23esima medaglia d’oro Angela Procida. Primeggia l’atleta del Centro Sportivo Portici e delle Fiamme Oro, che domina la finale dei 200 stile libero S4 (5'14"62). La nuotatrice di Castellamare di Stabia ha messo al collo anche l’argento nei 50 dorso S2 (1'11"42), e due bronzi nei 50 rana SB2 (1'42"47) e nei 100 dorso.

Gold medal. «E’ stata una gara che mi sono goduta dall’inizio alla fine», dichiara la ragazza classe 2000. “Quando ho toccato la piastra ed ho visto il tempo ero contentissima, perché avevo migliorato il mio personale e siglato il record italiano, quindi per me poteva bastare questo». Non solo. «La vera vittoria è migliorare se stessi, poi quando è arrivata la medaglia la gioia è stata incontenibile. E’ la prima medaglia d’oro della mia vita e cantare l’inno d’Italia è sempre stato il sogno più grande. Cantarlo in Portogallo è un’emozione che non so proprio spiegare», asserisce Procida. «Forse proprio perché alcune sensazioni profonde e così intense non hanno bisogno di altre parole.

Basta sentirle dentro e nel cuore. Saranno di sicuro indelebili per tutto il resto della mia vita», osserva. «Questa medaglia la dedico a me stessa, so quanti sacrifici ho fatto per raggiungere questi traguardi, ma soprattutto so quanto è stata dura rinascere dalle sconfitte», argomenta la campionessa iridata.

Poker. «Ho desiderato e voluto con tutta me stessa l’argento nei 50 dorso, dopo 3 anni dal Mondiale di Londra sono riuscita a riconfermarmi vicecampionessa del mondo in questa distanza, poi è arrivata con un record italiano, cosa potevo volere di più?», si domanda entusiasta Angela. «In 3 gare ho conquistato altrettante medaglie: bronzo 50 rana con una classe in più, record italiano e soprattutto primato dei campionati, ovvero nessuna SB1 ha mai fatto questo tempo in un Mondiale in questa distanza. Inoltre bronzo nei 100 dorso».

Paralimpiadi nipponiche un lontano ricordo. «So quanto è stato difficile superare la sconfitta di Tokyo, arrendersi non è mai la scelta giusta», conclude Procida con un monito e una lezione (sempre valida) per il futuro.

Entusiasta il tecnico Enzo Allocco. «E’ proprio il caso di prendere a prestito la citazione di Mandela: «Non perdo mai, o vinco o imparo. A distanza di un anno dalle Paralimpiadi giapponesi posso dire che da quella esperienza abbiamo appreso tanto e Angela sta dimostrando tali insegnamenti con i risultati. Sono soddisfatto, al di là delle medaglie che fanno sempre piacere e danno sollievo, per il rendimento delle prestazioni. Riscontri cronometrici più che convincenti (con un nuovo record italiano)».

Riscatto clorato. «E’ stato un anno particolare per tanti aspetti, di transizione, corto, a 10 mesi dalle Paralimpiadi. Si gioisce appieno per i trionfi e i primati», rimarca Allocco (nelle foto di Augusto Bizzi). E rivolgendosi a Francesca, la figlia allenatrice che segue meticolosamente Angela, così conclude. «Gli esami non finiscono mai. Dobbiamo continuare a studiare per arrivare a Parigi preparati e superare tutti i test».

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