Canottieri-Posillipo, derby classico
con l'intramontabile Di Costanzo

Luigi Di Costanzo
Luigi Di Costanzo
di Diego Scarpitti
Venerdì 1 Novembre 2019, 21:51
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Derby verità e prova del nove. Alla ricerca non di Nemo ma dei primi tre punti stagionali per giallorossi e rossoverdi, «el clasico» napoletano si preannuncia interessante non soltanto per la classifica. Quinta giornata di campionato in programma domani (ore 19.30) presso la piscina Alba Oriens di Casoria, ad ingresso gratuito. Esame di maturità per ripartire e scalare posizioni in griglia. Canottieri Napoli – Posillipo conserva sempre un fascino notevole, che esprime una sana rivalità tra i due circoli cittadini più rappresentativi. Si perpetua il duello clorato tra due formazioni che ben si conoscono, avversari eppure cugini.

«Sarà una bella partita all’insegna della correttezza, per dimostrare chi avrà la supremazia sulla diretta rivale, ed evidenziare al sodalizio di appartenenza, ai soci e alla città di essere i più bravi». Attaccante mancino classe 1982, ex di turno, per Luigi Di Costanzo non sarà certamente una gara come le altre. «Affrontare il Posillipo è un’emozione ancora più forte», dichiara il prolifico giocatore alla vigilia della sentita stracittadina. «Ritrovare il Posillipo è sempre un grande piacere, ho tantissimi ricordi, i più belli della mia carriera pallanuotistica».
Quinquennio strepitoso con la calottina rossoverde. «Cinque anni meravigliosi e indimenticabili, dove ho vinto tutto: scudetto, Coppa dei Campioni e Supercoppa».

Posta in palio pesante. «All’inizio si prevede un incontro forse contratto, poi a viso aperto, dove nessuna delle contendenti vorrà perdere. Dunque un duello combattuto fino alla fine». In estate il ritorno al Molosiglio, dove tutto ha avuto inizio. «Scelta di tornare alla Canottieri dettata dall’opportunità di allenare i ragazzini e intraprendere una nuova strada e un nuovo percorso. Un ritorno alla casa madre, dove sono cresciuto e avvenuto il primo approccio alla pallanuoto». Nodi, legami, intrecci. «Prevale in queste gare chi è più tranquillo, lucido e sa gestire le emotività e leggere meglio le situazioni di gioco», spiega il goleador dal palmares pesante (nella foto di Ferdinando Sodano-Teambomber).

«Christian Andrè è un ragazzo intelligente, ha giocato tanti anni e maturato molta esperienza. Ha vissuto in primis questi momenti e sa benissimo che è inutile caricare la squadra di enormi aspettative». Andrè si ritroverà alla sua prima stracittadina all’ombra del Vesuvio da tecnico del Molosiglio. Partita dalla doppia valenza. Match dall’esito imprevedibile e non scontato. Serviranno i gol e non conclusioni affrettate, dettate dall’impulsività del momento. Azioni ragionate senza farsi assalire troppo dall’ansia o dalla pressione.

Compito non agevole per capitan Umberto Esposito e compagni, tenuti ad applicare meticolosamente e rigorosamente i dettami di Andrè. Evitare, insomma, il primo parziale con la Lazio, e adottare una strategia più efficace. Gabriele Vassallo dovrà pilotare una difesa ermetica quanto impermeabile alle folate dello scatenato Massimo Di Martire, altro ex di turno, insieme al fratello Gianpiero. Blindare la retroguardia con una perfetta applicazione tattica il vero leitmotiv. E l’indispensabile condizione fisica dovrà accompagnarsi necessariamente alla personalità del gruppo.

Fuori dai soliti schemi, come sempre il risultato sfugge a qualsiasi pronostico. Unica certezza lo spettacolo assicurato in vasca e le giocate da vero top player di Luigi Di Costanzo.
 
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