European Cup, l'argento del napoletano Manuel Parlati a Varsavia

Pesante affermazione dell'atleta delle Fiamme Oro in Polonia

Il judoka Manuel Parlati (il primo a sinistra)
Il judoka Manuel Parlati (il primo a sinistra)
di Diego Scarpitti
Venerdì 1 Marzo 2024, 22:41
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Podio polacco. L’Italia del tatami mostra il suo volto migliore a Varsavia. All’European Cup 2024 si fa valere a colpi di ippon Manuel Parlati, atleta delle Fiamme Oro. Il judoka napoletano mette al collo un pesante argento e viene subito festeggiato da papà Massimo, tecnico della Nazionale universitaria italiana.

Protagonista sulla materassina. Forgiato nella fucina dei campioni della Nippon Club, il classe 2004 ha disputato una gara di alto livello, dando prova di maturità e concretezza nella categoria 73 kg.

Sequenza. «È stata una gara complicata. Il livello dei partecipanti era alto ed elevato il numero degli iscritti», racconta il figlio d’arte. «E’ stata una giornata lunga e intensa, anche perché sono stato sorteggiato per l'antidoping e sono uscito molto tardi dalla sede di gara», tiene a precisare. «Ho disputato sei incontri, il sorteggio non è stato semplicissimo», ammette il cugino di Christian Parlati, qualificato per le Olimpiadi di Parigi 2024, dopo l’esperienza vissuta a Tokyo.

 

«Partenza con il beniamino di casa Adam Kazimierczak, poi con l'inglese testa di serie Ethan Nairne, a seguire gli ottavi con il georgiano Giorgi Loladze, molto ostico e già vincitore di una Coppa Europa junior in Austria lo scorso anno. E ancora i quarti con il forte francese Orlando Cazorla, plurimedagliato in campo internazionale. Semifinale vinta contro il georgiano Saba Khalishvili: sono andato sotto di un wazari nei primi 15 secondi, ho ribaltato e ripreso il match di wazari e ippon a 10 secondi dalla fine», riferisce orgoglioso il giovane talento partenopeo.

Stop in finale con l’austriaco Samuel Gassner. «Incontro dominato fino ad 1’30” dalla sirena. Nei primi 8 secondi sono passato subito in vantaggio di wazari. Ho controllato bene il mio avversario», osserva Parlati, che però deve accontentarsi del secondo posto per aver commesso una piccola ingenuità.

«Sono felice di questa medaglia in una gara senior», afferma l’atleta made in Naples. «Pian piano sto prendendo consapevolezza delle mie reali capacità. Ringrazio la mia famiglia, in particolar modo coloro che mi allenano e mi supportano ogni giorno, ovvero Enrico, Massimo e Raffaele Parlati. Un ulteriore ringraziamento va ai miei compagni e alle Fiamme Oro, che mi aiutano a migliorare ogni giorno», asserisce soddisfatto il brillante judoka partenopeo.

«Sono contento della bella prestazione di Manuel. Peccato per la finale, dove ha pagato un pizzico d’ingenuità. Manuel meritava l'oro soprattutto per il judo espresso», ha detto il coach Massimo Parlati. «Sono soddisfatto della sua bella prestazione in una competizione internazionale davvero difficile e questo ci dà la conferma che siamo sulla buona strada».

Prossime sfide. «Si avvicina l’European Cup junior di Anadia, in Portogallo. Il mio obiettivo quest'anno è vincere gli Europei di Tallin (5-7 settembre) e i Mondiali under 21. Spero anche di affacciarmi a competizioni internazionali come Grand Prix o Grand Slam, per entrare a competere finalmente nel mondo del judo senior di alto livello», auspica fiducioso il ragazzo di Ponticelli (nelle foto di Carlos Ferreira). Dopo gli Europei Cadetti e Giovani di scherma, organizzati da Sandro Cuomo, oro ad Atlanta 1996 e Hall of Fame, il PalaVesuvio si prepara ad aprire le sue porte al Campionato italiano (7 aprile). «Per la prima volta sarò in casa», conclude Manuel Parlati, certo di ben figurare tra le mura amiche e di poter contare sull’apporto del pubblico napoletano.

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