Rossana Pasquino sul tetto d'Europa

Primo titolo continentale per la campionessa delle Fiamme Oro

L'oro di Rossana Pasquino
L'oro di Rossana Pasquino
di Diego Scarpitti
Mercoledì 6 Marzo 2024, 17:09
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Regina di spade, sovrana d’Europa. Deve piacerle l’aria che tira all’ombra della Torre Eiffel. Un preludio a quello che potrebbe accadere alle Paralimpiadi, chissà. Intanto firma autografi ad una platea scalmanata di ragazzini, si prende tutti gli abbracci del caso, come quelli di Loredana Trigilio, Dino Meglio, Bebe Vio, Antonio Iannaccone. E poi i sorrisi sinceri e di gusto e le foto di rito. Con il pubblico transalpino schierato dalla sua parte. Per la prima volta Rossana Pasquino sale sul tetto del Vecchio Continente e mette al collo una medaglia d’oro che luccica e abbaglia.

Sul braccio sinistro anche il logo della Federico II. Regala uno spettacolo in pedana la campionessa classe 1982. Un vero tripudio. «Sono molto soddisfatta per come ho gestito una gara non semplice e qualche acciacco di troppo», dichiara orgogliosa la spadista (categoria B) tesserata per il Club Schermistico Partenopeo. «Sono felice per Antonio Iannaccone, il mio maestro, che si dedica e mi dedica tempo con i suoi preziosi consigli. L'ultima lezione l'abbiamo finita alle 21.40 di giovedì scorso», dice la docente universitaria, «figlia del Martuscelli», dove il pioniere Sandro Cuomo, oro ad Atlanta 1996 e Hall of Fame, opera da tempo immemore.

 

Percorso. Esentata dalla fase a gironi per diritto di ranking, Pasquino ha battuto la polacca Pacek (15-8), ha superato poi le due atlete bielorusse (che hanno gareggiato sotto la sigla Npa- atlete neutrali) Makrytskaya nei quarti (7-4) e Anastasiya Kastsiuchkova in semifinale (15-14). Testa e cuore in finale contro la turca Elke Van Achterberg (8-6). E’ suonato così l’Inno di Mameli per la neocampionessa europea. L'azzurra ha sventolato il Tricolore e alzato al cielo il pugno destro. «Sono grata a tutto lo staff che mi segue, Francesco Malena, Dino Meglio e le mie due palestre, a Napoli (Club Schermistico Partenopeo), con tutti i miei amici spadisti sparring, e a Benevento (Accademia Olimpica Beneventana “Maestro Antonio Furno”), per esserci, darmi consigli, seguirmi da lontano e tifarmi sempre», tiene a sottolineare la professoressa federiciana. «Non mi cambia essere campionessa europea, però è un titolo importante e ripaga», ammette Pasquino.

«Sono stata inondata da amore. La dedica è sempre per i miei genitori, papà Enzo e mamma Enza, il mio porto rumoroso ma sicuro», dice la schermitrice campana. «Ringrazio anche Benevento e Paternopoli, il paese di mio padre». E ancora. «Grazie a tutta la squadra, la mia Italia. E alla scherma, che nonostante le brutte cronache di questi giorni, è bellezza e meraviglia», rivendica fiera. Si è sentita a casa anche a Parigi («un pezzo di famiglia ovunque»), dove ritornerà per la 17esima edizione dei Giochi paralimpici estivi (28 agosto-8 settembre).

Rossanà-Rossanà. «Ci tenevo tanto a vincere, ho dato tutta me stessa, anche per lanciare un messaggio di bellezza.

La bellezza che la scherma trasmette. Uno sport che a me ha dato tanto e di cui sono fiera di praticare», conclude raggiante la spadista, che ha messo in bacheca il suo primo titolo continentale (nelle foto di Augusto Bizzi).

«E’ il segno che stiamo lavorando bene in vista di Parigi», riferisce il preparatore Malena. «Questo oro europeo è un tassello che mancava nel suo palmares e corona quanto seminato precedentemente, soprattutto nelle gare di Coppa del Mondo», osserva Malena. «Siamo una squadra fortissima con Dino Meglio e Antonio Iannaccone». Incastro perfetto, equilibrio giusto. «Nonostante gli impegni lavorativi Ross è sempre sul pezzo, anche nelle giornate no riesce a riempire il bicchiere. Quindi sempre mezzo pieno», prosegue il valido preparatore napoletano, figlio d’arte. «Senza dimenticare che il Club Schermistico Partenopeo ci mette sempre nelle condizioni migliori per lavorare», chiosa Francesco Malena, «sempre a disposizione a qualsiasi orario».

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