Squali d’oro (e uno di loro, Lorenzo Mora) anche di bronzo e sirene d’argento nel nuoto azzurro agli Europei di vasca corta, seconda giornata a Otopeni, Romania. L’Italia prende quattro medaglie, e il set è più che completo: oro alla staffetta maschile mista, la 4x50, argento per le ragazze Quadarella (800) e Pilato (100 rana) più il bronzo di Mora nei 50 dorso, in un programma da “vive la France” con due ori loro che già “sentono” Parigi 2024.
MIGLIORI IN TUTTO
I quattro azzurri sono, in ordine di stile, Lorenzo Mora, dorso, Nicolò Martinenghi, rana, Thomas Ceccon, delfino, e Lorenzo Zazzeri, stile libero.
BENEDETTA: “HO ESAGERATO”
Benedetta Pilato si prende un argento che stava per scoprire in oro, almeno a giudicare dai primi passaggi stratosferici: tocca ai 25 in 13.42, ai 50 in 29.30 (!), è ancora prima ai 75 (45.87), poi la quarta vasca le è fatale contro la rimontante estone Eneli Jefimova (ha addirittura quasi due anni meno dell’azzurra: è del 2006) che aveva virato a 46.51 ma che recupera lo svantaggio e aggiunge altri 55 centesimi di vantaggio chiudendo in 1:03.21, mentre Benny finisce in 1:03.76, soddisfatta: “Era un po’ che non nuotavo sotto l’1:04, è la mia prima medaglia in vasca corta nei 100, in questa parte di stagione miravo alla qualificazione olimpica e l’ho tenuta, però…”. Però? “Forse sono stata un po’ impaziente, ho esagerato con i primi passaggi”. L’impegno non le manca, e comunque “1:03.2 adesso non ce l’ho”. Si coccola la mascotte conquistata: “La tengo per me, ma ne voglio un’altra da regalare ai miei cagnolini: la distruggeranno in dieci secondi ma è il prezzo da pagare”.
Martina Carraro, l’altra finalista azzurra e campionessa fin qui in carica, è settima, 1:05.37: “E’ sempre bello gareggiare con queste ragazze” dice la trentenne signora Scozzoli, agli sgoccioli di una carriera gloriosa ed emozionante: “Vanno fortissimo” commenta, abbracciando Benny.
SIMONA: “CHE DELUSIONE!”
“Sì, è sempre un argento europeo, non voglio sputarci sopra, non è la medaglia che mi delude: è il crono” dice Simona Quadarella fuor d’acqua dagli 800 che l’hanno vista seconda a distanza dall’oro. 8:14.03 è il tempo della delusione, anche al confronto dell’8:08.48 della russa neo-francese Anastasia Kirpchnikova, che si allena con Philippe Lucas, il “mago delle donne” che fu il coach di Laure Manaudou e poi di Federica Pellegrini, rivali di cloro e di cuore un tempo.
“Sapevo che andava forte, non pensavo di batterla; è che io, pure non in condizione, pensavo di fare meno, volevo un crono che mi tirasse su”. Ha cercato di mordere le caviglie dell’avversaria, che però pian piano, specie alle virate (e la vasca corta è micidiale nel conto delle volte), si è allontanata fino alla vittoria. Che per la Kirchichpnikova è un bis: la scorsa edizione aveva vinto da russa. Per Parigi imparerà la Marsigliese che oggi non ha cantato: ma con la Ledecky in vasca potrebbe essere un esercizio di memoria inutile…
IL BRONZO NON BASTA
“E’ una gara che si poteva vincere in tanti modi, spero che nei 100 e nei 200 vada meglio” è il commento a caldo di Lorenzo Mora dopo il 23.10 che gli hanno dato …