Europei 2024, la stoccata vincente di Rossana Pasquino

La campionessa della pedana pronta per le Paralimpiadi

Rossana Pasquino, classe 1982
Rossana Pasquino, classe 1982
di Diego Scarpitti
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 22:34 - Ultimo agg. 29 Febbraio, 10:35
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Mascotte di qualità. Rossana Pasquino sorride e tiene nella mano sinistra il corno rosso. Segue le gare degli Europei 2024 accanto ad Elisa Di Francisca, oro (individuale e a squadre) nel fioretto a Londra 2012. Entrambe sono nate nel 1982, il 12 ottobre la professoressa di ingegneria chimica alla Federico II, il 13 dicembre la plurititolata jesina. E tutte e due appartengono al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro. Si consultano a vicenda, arrivando alla medesima considerazione. «Un vero successo la rassegna continentale che apre il palinsesto internazionale verso Napoli capitale europea dello sport 2026».

Il Vesuvio in pedana. «Sandro Cuomo e il comitato organizzatore c’hanno visto lungo. Nel senso che il PalaVesuvio com’è strutturato si presta bene ad ospitate eventi di questo tipo», dice Pasquino, che ha apprezzato il livello dei partecipanti. «E la manifestazione è stata ben supportata dalle istituzioni cittadine e nazionali. Lo dimostra, infatti, la partecipazione del sindaco Gaetano Manfredi, del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, del console generale di Francia a Napoli, Lise Moutoumalaya, del console ucraino a Napoli, Maksym Kovalenko, così come il rettore Matteo Lorito, che ha presenziato alla conferenza stampa al Centro Congressi della Federico II».

Eredità. «E’ un bel messaggio per Napoli e i napoletani», tiene a precisare la campionessa che eccelle nella spada e nella sciabola, allenandosi al Club Schermistico Partenopeo e all’Accademia Olimpica Beneventana “Maestro Antonio Furno”. «Quando si parte con l’organizzazione, mai si pensa alla mole di lavoro da affrontare». Legacy importante in vista del prossimo biennio e non solo. Grandi numeri a fare la differenza. «Oltre quattromila presenze, 1066 atleti in gara, provenienti da 40 Paesi, ai quali si aggiungono le delegazioni: è un evento di una portata straordinaria», sottolinea convinta Pasquino.

Caleidoscopio. «Bello davvero vedere il palazzetto di Ponticelli affollato di ragazzetti, che iniziano il loro percorso sportivo proprio dagli Europei Cadetti e Giovani: sono il futuro. Ed è meraviglioso il groviglio di lingue e colori, così come il contesto che si è venuto a creare», ammette compiaciuta Pasquino.

Graduatoria. «L’Italia è avanti nel medagliere. Sono orgogliosa come atleta e consigliere federale nazionale. Sono felice», esterna tutta la sua gioia Pasquino.

Proiezione futura. «Il sogno è vedere gli Europei Cadetti e Giovani tutti insieme, olimpici e paralimpici. Questo implica l’aumento del numero dei paralimpici in pedana e una proficua sinegia Cip-Fie», auspica fiduciosa.

Presente. «La kermesse continentale è una prova significativa e un tentativo ben riuscito in vista del 2026: premessa necessaria in vista di Napoli capitale europea dello sport», asserisce Pasquino, qualificata alle Paralimpiadi di Parigi 2024. «Si può fare sempre meglio. E’ stato fatto già tanto. Complimenti a Sandro Cuomo e al comitato organizzatore», conclude Pasquino (nelle foto di Augusto Bizzi).

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