Sibillo e Viale, amore consolidato in pedana

I due azzurri sognano di vincere i Mondiali a Riyadh

Mariella Viale e Massimo Sibillo
Mariella Viale e Massimo Sibillo
di Diego Scarpitti
Sabato 30 Marzo 2024, 13:55
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Amore condiviso. E consolidato in pedana. Indossano la felpa azzurra dell’Italia e mostrano con fierezza la medaglia al collo. Ben visibile alle loro spalle la scritta rossa della Champ. La scherma unisce e perfeziona legami, la sciabola congiunge e sublima relazioni. Vincono e sognano nuovi traguardi, anche perché da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano. Da soli certamente si diventa più forti: in due, però, la felicità raddoppia.

E così Massimo Sibillo e Mariella Viale, dopo i successi degli Europei giovanili al PalaVesuvio, organizzati brillantemente da Sandro Cuomo, che hanno aperto di fatto il palinsesto internazionale verso Napoli capitale europea dello sport 2026, si preparano ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani a Riyadh. Dal 12 al 20 aprile, infatti, la meglio gioventù made in Naples andrà all’assalto della kermesse iridata in Arabia Saudita.

Bis d’oro: da Tallinn 2023 a Napoli 2024. «E’ la seconda medaglia d’oro che metto al collo agli Europei under 17», racconta soddisfatto Sibillo. «L’anno scorso è stata la mia prima volta, una emozione unica, ma nella mia città l’emozione è stata ancora più grande», dice lo schermidore partenopeo. «Vincere a casa, con gli sguardi dei miei parenti e il sostegno del mio pubblico, dei miei amici, della mia fidanzata Mariella Viale, e dei maestri che mi hanno supportato nella rassegna continentale, davvero è una gioia indicibile».

Ringraziamenti. «Dedico il successo ai miei due maestri Gaspare Faugiana e Leo Caserta, alla nutrizionista Daria, al preparatore atletico Giuseppe Di Bonito e al suo staff, ai miei genitori Tania e Fabio, a mio fratello Alfredo che studia Economia alla Bocconi», dichiara Sibillo, che prova a conciliare nel migliore dei modi studio e sport ad alti livelli. «E’ molto difficile, perché lo sport richiede tantissimo tempo. Le assenze sono tante. E’ una vera fatica», ammette il classe 2007, tifoso del Napoli. «L’anno scorso non ero pronto ad affrontare un Europeo, ero un neofita in questa avventura. E’ stata una stagione perfetta. E ora testa e cuore ai Mondiali a Riyadh, sperando di riscattare il risultato del Napoli in Supercoppa», argomenta.

 

«Il PalaVesuvio è una bellissima struttura, che le persone intervenute hanno fatto diventare un impianto magnifico. Il popolo napoletano ha fatto la differenza trasformando il palazzetto di Ponticelli in un vero stadio», asserisce il vincitore della rassegna continentale. «Ringrazio Sandro Cuomo per averci dato questa bella opportunità di disputare gli Europei in casa e per la fantastica organizzazione dispiegata per l’evento», conclude lo studente al quarto anno del liceo classico Sacro Cuore, che tiene a salutare i suoi due professori di educazione fisica, Scamardella e Buccino.  

Sciabolatrice di bronzo Mariella Viale. «Sarebbe stato bello trionfare a Napoli alla presenza del pubblico amico», dichiara la sciabolatrice delle Fiamme Oro. «Un terzo posto che lascia tanto amato in bocca, perché dopo una gara individuale non positiva volevo vincere l’oro: ci abbiamo provato fino alla fine, però le francesi hanno avuto la meglio». Bicchiere mezzo pieno. «E’ comunque un bronzo che ci da la giusta carica in vista dei Mondiali a Riyadh», auspica fiduciosa. «Dedico il bronzo alla mia famiglia, ai miei genitori Francesco e Pina, che mi supportano da sempre e mi risolleva da tutti i momenti no, ai miei maestri Gaspare Faugiana e Leo Caserta, alle Fiamme Oro, alla Champ, al mio preparatore atletico Giuseppe Di Bonito, e al mio fidanzato Massimo Sibillo», rimarca Viale.

«Condividiamo questa grande passione che ci rende ancora più uniti», esteriorizza la portacolori delle Fiamme Oro. «Gli Europei a Napoli sono stati molto emozionanti, poichè per la prima volta c’erano tutti i miei amici e parenti a fare il tifo per me», chiosa soddisfatta Viale (nelle foto di Augusto Bizzi).

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