Europei di Monaco, il bronzo
dell'Italremo made in Naples

Italremo
Italremo
di Diego Scarpitti
Domenica 14 Agosto 2022, 22:25
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«Siamo contenti ma c'e' ancora tanto da lavorare». Prova ad interpretare lo stato d'animo dei suoi compagni di armo e annuncia la rotta da seguire. E' di bronzo la medaglia che Marco Di Costanzo mette al collo agli Europei di Monaco di Baviera insieme al collega Matteo Castaldo (Fiamme Oro), Leonardo Pietra Caprina, Giuseppe Vicino, Matteo Lodo (tutti e tre tesserati per le Fiamme Gialle), Cesare Gabbia (Fiamme Oro), Emanuele Gaetani Liseo (Telimar Palermo), Vincenzo Abbagnale (Marina Militare), timonati da Enrico D'Aniello (Fiamme Oro).

Italremo (sperimentale) made in Naples. «Erano 10 anni che l'Italia non prendeva una medaglia continentale nell'otto. Siamo contenti anche perche' e' una nuova esperienza iniziata da poco», racconta entusiasta il classe 1992. «La gara e' andata bene. Alla vigilia della finale ci siamo detti di provare qualcosa di importante. Siamo riusciti a gestire al meglio e a fare una buona partenza, con un passo adeguato nella fase centrale», ammette il due volte bronzo olimpico a Rio 2016 e Tokyo 2020. «Avvincente il testa a testa finale, combattuto punta a punta, con la Germania. Siamo riusciti a scamparla negli ultimi metri. Dopo le Olimpiadi giapponesi avevamo bisogno di stimoli nuovi e ci siamo cimentati in una competizione differente in campo internazionale. Abbiamo provato ed e' andata bene. Tra un mese (dal 18 al 25 settembre) i Mondiali di Racice in Repubblica Ceca. Vediamo come procede in vista della rassegna iridata», racconta fiducioso Di Costanzo

 

Feldmoching a tinte azzurre. «E' un progetto giovane», spiega Castaldo. «La Gran Bretagna viaggia ad una velocita' notevole. Contavamo di arrivare a podio e cosi' e' stato. Abbiamo sfiorato l'argento e siamo molto soddisfatti di questa nuova avventura. Sicuramente quanto espresso a Monaco di Baviera non bastera' per il Mondiale imminente», avverte l'atleta della Polizia di Stato. «Sappiamo di dover intensificare gli sforzi e dobbiamo limare almeno un paio di secondi che non sono pochi».

Tifoso d'eccezione. Antonio Castaldo, vicepresidente sportivo della Canottieri Napoli, segue in giro per il mondo le imprese del talento di famiglia. «Papa' e' sempre presente: mi ha fatto piacere la sua presenza sugli spalti. Ogni volta che viene, porto sempre una medaglia a casa», osserva Matteo, che motiva la recente scelta agonistica. «Per rompere la monotonia del due e quattro senza, abbiamo deciso di intraprendere una nuova esperienza sull'otto, imbarcazione decisamente diversa dalle altre, perche' bisogna essere piu' forti che tecnici. Ci stiamo divertendo anche in questa fase sperimentale», conclude Castaldo (nelle foto di Mimmo Perna/canottaggio.org).

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