Il judo in cattedra, la lezione formativa
di Gianni Maddaloni alla Parthenope

Gianni Maddaloni
Gianni Maddaloni
di Diego Scarpitti
Martedì 11 Gennaio 2022, 23:01
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Il judo in cattedra. Regole e valori, rispetto dell’avversario, inclusione e legalità, centro e periferia, emozioni e motivazioni. «Lo sport educa e rieduca», il tema trattato da Gianni Maddaloni nell’incontro con gli studenti dell’Università Parthenope. In aula Piccagli, ma anche online, l’intervento appassionato e appassionante del maestro, padre del campione olimpico Pino Maddaloni, oro alle Olimpiadi di Sydney 2000, che mostra con fierezza il simbolo della sua missione. Quella fascia tricolore, logata Coni, con il simbolo delle Universiadi 2019, che attesta il suo quotidiano impegno: l’importante opera di contrasto alle varie forme di devianza giovanile, promossa in questi anni in maniera incessante in un quartiere difficile come Scampia. Un lavoro meritorio, contraddistinto dalle molteplici vittorie dei suoi allievi sul tatami, e contrassegnato dall’impegno costante di ambasciatore dello sport.

 

Ascoltano con interesse gli studenti del corso di Organizzazione aziendale, nell’ambito delle attività seminariali del Dipartimento di Scienze motorie e sportive, promosse dalle professoresse Luisa Varriale e Paola Briganti. «Lo sport entrerà di diritto nelle scuole elementari da settembre 2022», dichiara convinto Maddaloni, esaltando la funzione sociale non solo della disciplina praticata sulla materassina. Prende forma l’indirizzo sportivo nella scuola dell’obbligo. «I bambini impareranno le regole di vita attraverso lo sport, inteso come gioco formativo utile al benessere psicofisico», prosegue. La sua una storia destinata a durare nel tempo, perché «la natura del judo è progredire insieme e capirsi». Vincente il percorso Maddaloni, ovvero l’idea di prevenire il degrado morale, focalizzando energie e interventi sull’educazione dei bambini.

Sognatore e credente. Pungola la politica, suggerisce la rotta. Maddaloni racconta la sua esperienza e mostra fede incrollabile nello sport, come bussola per procedere e andare avanti contro indifferenza, rassegnazione e pigrizia. L’Italia deve colmare il gap educativo rispetto all’Europa e al mondo. «La legalità si costruisce insieme», ripete in ogni occasione di confronto.

Un monito e un invito da chi si considera avamposto sociale e sportivo. Famiglia, religione, scuola e sport le quattro colonne per indirizzare il talento e guardare con occhi nuovi e immutato ottimismo il futuro che si apre all’orizzonte.

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