Il primo collegiale della Nazionale italiana
di nuoto paralimpico alla Scandone

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di Diego Scarpitti
Venerdì 27 Maggio 2022, 16:55
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Ideale staffetta clorata. Destinata a diventare un polo di eccellenza, come ha annunciato l’assessore allo sport e alle pari opportunità Emanuela Ferrante, la Scandone ha aperto i battenti al primo collegiale della Nazionale italiana di nuoto paralimpico. Disponendo di due vasche olimpiche, una indoor e una outdoor, costruita in occasione della 30esima edizione delle Universiadi, i 23 azzurri stanno ultimando la preparazione in vista dei prossimi Campionati del Mondo di Madeira, dal 12 al 18 giugno. Il raduno è coordinato dal direttore tecnico Riccardo Vernole e dal suo staff, composto da: Vincenzo Allocco, Federica Fornasiero, Matteo Poli, Enrico Testa, Massimiliano Tosin e dal tecnico di società Micaela Biava.

 

Seconda volta a Napoli per Simone Barlaam, campione paralimpico nei 50 stile a Tokyo 2020, dove ha messo al collo anche due argenti e un bronzo. «Mi sono trovato bene. Tutti molto accoglienti nei nostri confronti. Allenarsi in entrambe le vasche della Scandone è super, soprattutto quella esterna desta invidia», ammette il plurititolato classe 2000, già sette volte campione del mondo, otto volte campione europeo, primatista mondiale nei 50 e 100 stile libero, nei 50 e 100 dorso e nei 50 delfino categoria S9. «Tutto procede bene in vista del Portogallo, il gruppo è coeso. Stiamo spingendo e siamo carichi per il Mondiale», afferma l’atleta delle Fiamme Oro. «Si guarda a Madeira con la consapevolezza di quanto si è fatto», dichiara il simpatizzante del Milan, tifoso dell’Imoco Volley e Olimpia Milano, appassionato di pallavolo e basket.

Angela Procida si dichiara pronta alla rassegna continentale. «Ho vinto la medaglia d’argento nei 50 dorso e il bronzo nei 100 dorso nella precedente edizione. Questo è il mio secondo Mondiale. Hanno aggiunto un’altra gara 200 stile, che nuoterò a dorso, e sono qualificata per i 50 rana nella classe superiore SB2. Sono soddisfatta», avverte la campionessa di Castellammare di Stabia. Proverà a difendere il titolo vinto nel 2021 a Funchal Emmanuele Marigliano, il campione di Barra, protagonista indiscusso nei 50 rana SB2, e secondo 150 misti SM3. Non mancherà il napoletano Vincenzo Boni, già bronzo a Rio 2016.

«Napoli ci ha accolto con passione e professionalità. Non a caso abbiamo scelto la struttura della Scandone, unica in Italia con due vasche da 50», tiene a precisare Riccardo Vernole. «Abbiamo deciso di condividere con la città di Napoli questo momento importante che ci porterà a Madeira. Fondamentale chiudere un periodo intenso di allenamento con un programma idoneo. E Napoli ci ha permesso di assecondare le nostre esigenze», ribadisce il dt azzurro. Tokyo il recente e glorioso passato, Madeira l’imminente futuro. «Tokyo è la storia che portiamo con noi e ci dà quella spinta per andare avanti, pensando ai prossimi impegni fino a Parigi 2024. Abbiamo una Nazionale di assoluto livello con due anni di preparazione in vista delle Paralimpiadi francesi e dobbiamo farci trovare pronti per conquistare i gradini più alti del podio», auspica fiducioso Vernole.

Napoli sempre più centrale nel panorama sportivo nazionale ed internazionale con lo splendore della Scandone ritrovata. «E’ una bella soddisfazione per il risultato ottenuto con impegno e sacrificio da parte di tutti», argomenta il tecnico Enzo Allocco. «E’ prestigioso ospitare a Napoli la Nazionale italiana paralimpica in un impianto con due vasche da 50 metri. Sarà il primo di una serie di appuntamenti, senza dimenticare la staffetta tra Napoli e Portici, dove gli azzurri hanno utilizzato la vasca corta (25 metri), messa a disposizione da Leucopetra. Non è da tutti, in Italia e in Europa, disporre di un impianto così. Napoli si è dimostrata una città molto incline all’attività sportiva e con un passato e presente ben visibile per l’attività paralimpica», conclude orgoglioso Allocco.    

La delegazione azzurra è composta da 14 uomini e 9 donne: Alberto Amodeo (Polha Varese), Simone Barlaam (Fiamme Oro/Polha Varese), Luigi Beggiato (Fiamme Gialle), Francesco Bettella (Fiamme Oro/Civitas Vitae Sport Education), Federico Bicelli (Polisportiva Bresciana no Frontiere), Francesco Bocciardo (Fiamme Oro/Nuotatori Genovesi), Vincenzo Boni (Fiamme Oro/Caravaggio Sporting Village), Simone Ciulli (Fiamme Azzurre/Circolo Canottieri Aniene), Antonio Fantin (Fiamme Oro/Lazio Nuoto), Emmanuele Marigliano (Centro Sportivo Portici), Riccardo Menciotti (Circolo Canottieri Aniene), Efrem Morelli (Fiamme Oro/Canottieri Baldesio), Federico Morlacchi (Fiamme Azzurre/Polha Varese), Stefano Raimondi (Fiamme Oro/Verona Swimming Team), Alessia Berra (Polha Varese), Monica Boggioni (Fiamme Oro/Pavia Nuoto), Giulia Ghiretti (Fiamme Oro/Ego Nuoto), Carlotta Gilli (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino), Xenia Francesca Palazzo (Fiamme Azzurre/Verona Swimming Team), Angela Procida (Fiamme Oro/Centro Sportivo Portici), Martina Rabbolini (Non vedenti Milano), Alessia Scortechini (Circolo Canottieri Aniene), Giulia Terzi (Polha Varese).

E saranno proprio i campioni paralimpici (nelle foto di Gianluca Madonna) ad aprire la quinta edizione del Grand Prix Trofeo Vecchio Amaro del Capo con diverse batterie. Una meraviglia al quadrato. E una ideale staffetta clorata con i colleghi della Nazionale italiana, che prenderanno parte ai Mondiali di Budapest e ai Giochi del Mediterraneo ad Orano.

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