Kickboxing, Mattia Faraoni a Torino difende il mondiale da Stoica: "Ma nel 2024 combatterò a Roma"

Il match, sabato 28, all'interno dell'evento Oktagon: il pugile e youtuber romano è alla sua seconda difesa

Kickboxing, Mattia Faraoni a Torino difende il mondiale da Stoica: "Ma nel 2024 combatterò a Roma"
Marco Pasquadi Marco Pasqua
Mercoledì 15 Novembre 2023, 16:55
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Quando, lo scorso 28 ottobre, Mattia Faraoni era seduto in prima fila per l'evento internazionale di Mma, alla Fiera di Roma, il fighter si è ritrovato di fronte ad una fila di ragazzi che gli chiedevano un selfie. Una scena tutt'altro che insolita, per un personaggio che, ormai, ha superato i confini del ring e, attraverso Youtube, è diventato popolare, al di là della kickboxing e della boxe. Faraoni, 32 anni compiuti l'altro ieri, torna a difendere il suo titolo mondiale Iska, nella categoria dei 95 chili: sabato, a Torino, se la vedrà col campione rumeno Bogdan Stoica, già detentore di cinture in vari circuiti ( tra questi "Super Kombat", "Enfusion" e "Waco"). «Era stato lui, due anni fa, a dire di volermi sfidare racconta Faraoni, che questo mese ha interrotto i suoi video, con Cicalone, per concentrarsi su questo match Per questo ho accettato di difendere il mio titolo. Non sarà una passeggiata ma io, come sempre, salgo sul ring per vincere».

La cornice di questa difesa sarà Oktagon, il format internazionale che ha dato il via, nel nostro Paese (nel lontano 1996), all'interesse mediatico verso gli sport da combattimento (tra questi la kickboxing, la thai boxe, la savate). L'evento, ideato da Carlo Di Blasi, taglierà il traguardo della 26ima edizione.

Per Faraoni, nel 2023, è la seconda difesa del titolo: la prima, a Campione, lo scorso mese di marzo, contro Luis Morais. «Avrei voluto combattere nella mia città racconta il fighter ma quando, con Di Blasi, abbiamo iniziato a ragionare su una location, a Roma non ce n'erano disponibili. Adesso che il Palatiziano, invece, è stato aperto, contiamo di combattere nella Capitale, nel 2024». Per la sua preparazione, Faraoni, che è seguito da Manuele e Milo Raini, si è allenato all'Eur, col peso massimo Yuri Farkas e, soprattutto, col campione lituano Sergey Maslobojev: «Il più forte degli ultimi 10 anni, nella sua categoria di peso», dice. «La difesa, a marzo, è stata difficile ricorda Faraoni ho preso un calcio al volto, mi sono dovuto rimboccare le maniche e tirare fuori il carattere necessario per vincere. E anche contro Stoica non sarà una passeggiata. Ma io mi sento sicuro e pronto». Ha puntato molto sull'aumento della massa muscolare: «Stoica è molto grosso e mi sono dovuto adeguare», sottolinea. Oltre a combattere, Faraoni partecipa anche a numerosi incontri nelle scuole romane: «In realtà ci invitano da tutta Italia, ma non riusciamo ad andare ovunque».

Campione di kick e boxe, Faraoni vede anche con favore il successo che stanno riscontrando le Mma: «Il lavoro che sta facendo Lorenzo Borgomeo, con la sua palestra Aurora e con Cage Warriors, è importante: a noi serve un approccio culturale diverso, che porti le persone ad accettare il nostro sport. Il nostro obiettivo, dalla boxe alle Mma, è lo stesso: avvicinare le famiglie a questa attività, che con la violenza non c'entra nulla. I fighter che si macchiano di episodi violenti fuori dal ring sono dei bulli, non degli sportivi». «I ragazzi che mi chiedono i selfie? - racconta - la domanda che mi fanno più spesso è se mi capiti mai di avere paura, mentre combatto. Ma io a loro rispondo sempre lo stesso: ho solo paura di fallire e di deludere le aspettative, della mia famiglia, degli amici, e di chi mi segue». L'evento è praticamente sold out, anche perché tutte le volte che Faraoni si sposta, è seguito da centinaia di persone. «Combatto anche per regalare spettacolo a chi mi dimostra questo affetto, davvero speciale», chiosa.

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