Quando, lo scorso 28 ottobre, Mattia Faraoni era seduto in prima fila per l'evento internazionale di Mma, alla Fiera di Roma, il fighter si è ritrovato di fronte ad una fila di ragazzi che gli chiedevano un selfie. Una scena tutt'altro che insolita, per un personaggio che, ormai, ha superato i confini del ring e, attraverso Youtube, è diventato popolare, al di là della kickboxing e della boxe. Faraoni, 32 anni compiuti l'altro ieri, torna a difendere il suo titolo mondiale Iska, nella categoria dei 95 chili: sabato, a Torino, se la vedrà col campione rumeno Bogdan Stoica, già detentore di cinture in vari circuiti ( tra questi "Super Kombat", "Enfusion" e "Waco"). «Era stato lui, due anni fa, a dire di volermi sfidare racconta Faraoni, che questo mese ha interrotto i suoi video, con Cicalone, per concentrarsi su questo match Per questo ho accettato di difendere il mio titolo. Non sarà una passeggiata ma io, come sempre, salgo sul ring per vincere».
La cornice di questa difesa sarà Oktagon, il format internazionale che ha dato il via, nel nostro Paese (nel lontano 1996), all'interesse mediatico verso gli sport da combattimento (tra questi la kickboxing, la thai boxe, la savate). L'evento, ideato da Carlo Di Blasi, taglierà il traguardo della 26ima edizione.
Campione di kick e boxe, Faraoni vede anche con favore il successo che stanno riscontrando le Mma: «Il lavoro che sta facendo Lorenzo Borgomeo, con la sua palestra Aurora e con Cage Warriors, è importante: a noi serve un approccio culturale diverso, che porti le persone ad accettare il nostro sport. Il nostro obiettivo, dalla boxe alle Mma, è lo stesso: avvicinare le famiglie a questa attività, che con la violenza non c'entra nulla. I fighter che si macchiano di episodi violenti fuori dal ring sono dei bulli, non degli sportivi». «I ragazzi che mi chiedono i selfie? - racconta - la domanda che mi fanno più spesso è se mi capiti mai di avere paura, mentre combatto. Ma io a loro rispondo sempre lo stesso: ho solo paura di fallire e di deludere le aspettative, della mia famiglia, degli amici, e di chi mi segue». L'evento è praticamente sold out, anche perché tutte le volte che Faraoni si sposta, è seguito da centinaia di persone. «Combatto anche per regalare spettacolo a chi mi dimostra questo affetto, davvero speciale», chiosa.