Posillipo-Catania 7-9, si chiude
la regular season alla Scandone

Posillipo
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di Diego Scarpitti
Sabato 2 Aprile 2022, 17:06
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Game over. Cala definitivamente il sipario a Fuorigrotta, dove i rossoverdi salutano la regular season con una sconfitta indolore. Nel lunch match della Scandone prevalgono le maggiori motivazioni del Catania, in piena lotta per scongiurare i playout. Passano i siciliani 7-9 (parziali di 2-1, 1-4, 1-3, 3-1). Il Posillipo, già salvo con un turno d’anticipo, chiude il round retrocessione con 4 vittorie esterne (Lazio, Anzio, Roma Nuoto, Milano) e 2 sconfitte interne (Quinto e Catania).

Derby del vulcano di marca rossazzurro. Segue in tribuna Emanuela Ferrante, assessore allo sport e alle pari opportunità del Comune di Napoli. In attesa della riapertura della seconda vasca, sblocca l’incontro il mancino californiano Tyler Abramson in controfuga. Pareggia in superiorità numerica il montenegrino Bojan Banicevic (1-1). Subito propositivi i due pallanuotisti convocati in Nazionale. Massimo Di Martire coglie la traversa, mentre Julien Lanfranco fissa il 2-1, sfruttando l’uomo in più.

 

Cambiano decisamente passo i ragazzi di Giuseppe Dato nel secondo periodo. Prova a fuggire la formazione ospite con il break di tre reti: il centroboa serbo Nikola Eskert, ancora Banicevic e l’attaccante Alessio Privitera consentono di allungare (2-4). Di Martire accorcia ma Samuele Catania ristabilisce il doppio vantaggio (3-5) a 1’53” dall’intervallo lungo.

Nuovo break. La terza frazione si apre con il rigore cagionato dallo statunitense Abramson e procurato da Giorgio La Rosa. Dai cinque metri non sbaglia Privitera (3-6). I catanesi chiedono strada con Matteo Ferlito ed Eugenio Russo, sempre in superiorità numerica. Lo squillo di Nikola Radonjic rende meno pesante il parziale (4-8).

Gli ultimi 8 minuti iniziano con la controfuga solitaria di Saccoia e la traversa centrata dal leader rossoverde. Bastano 49 secondi ad Emiliano Aiello per trafiggere Caruso (5-8) in superiorità. Porta i suoi sul +4 Ferlito (5-9) e si allarga ulteriormente il divario. Si esalta Roberto Spinelli e neutralizza il penalty a Giorgio La Rosa. Di Martire (doppietta) e Domenico Iodice sul primo palo puntellano il risultato (7-9).

«Siamo arrivati a questa partita scarichi. Dopo la vittoria di Milano forse sono venute meno un po' di energie mentali», dichiara il tecnico Roberto Brancaccio, che si congratula con i suoi. «Faccio i complimenti ai ragazzi per questi tre mesi di buon livello, in cui si sono allenati ed hanno giocato davvero bene». Non sono mancate le difficoltà e Scandone indisponibile per lunghi tratti. «Siamo partiti con altre prospettive. Abbiamo pagato la mancanza di un impianto adeguato per oltre tre mesi. Probabilmente potevamo puntare più in alto, visti anche i risultati ottenuti da gennaio in poi, quando abbiamo potuto contare nuovamente sulla nostra piscina», osserva Brancaccio. «Risultati evidenti, un altro modo di lavorare e 4 quattro vittorie esterne».

Considerazioni. «Oggi si chiude felicemente una stagione iniziata malissimo», spiega Luigi Massimo Esposito, consigliere alla pallanuoto, ricordando le criticità che si sono susseguite. «Pandemia imperante, squadra che aveva perso atleti importanti, Scandone chiusa, piscina sociale ancora scoperta, gare interne a Santa Maria Capua Vetere e retrocessione (anche auto) aleggiante». Saccoia e compagni hanno fronteggiato le diverse emergenze «con la passione e il lavoro, nuotando controcorrente». Si è fatto valere «il gruppo guidato da Roberto Brancaccio e Sandro Fusco, al loro quinto anno al Posillipo». Così come si è rivelato «decisivo l’innesto del mancino americano Tyler Abramson».

Questo quanto accaduto solo negli ultimi sei mesi.

Nastro riavvolto. «In realtà questa avventura è (ri)cominciata nella tarda estate del 2017. Squadra che aveva perso cinque atleti titolari di nazionali europee: il montenegrino Filip Klikovac, i greci Aggelos Vlachopoulos e Georgios Dervisis, il serbo Gavril Subotic e Vincenzo Renzuto Iodice». Senza dimenticare «soprattutto un forte sentimento antipallanuoto per la disastrata situazione finanziaria del club, addebitata dalla maggioranza dei soci alle spese sostenute per lo sport di punta del sodalizio», prosegue il consigliere Esposito.

Il nuovo corso. «Con il ritorno nei quadri tecnici di Carlo Silipo, che aveva lasciato la panchina rossoverde nel 2011, la scelta di Roberto Brancaccio alla sua prima esperienza su una panchina di A1, di Sandro Fusco come preparatore atletico, nel settembre 2017, il Posillipo è ripartito con budget ridotto a un terzo degli anni precedenti». E non sono mancati i risultati. «Salvezza agevole nel 2017/18. Tiratissima  semifinale scudetto con il Brescia nel 2018/19 (con due titoli giovanili che valsero la riconquista dopo 9 anni del Trofeo del giocatore). Poi le strade del Posillipo e di Carlo Silipo si sono separate (diventato ct del Setterosa, dove sta già dimostrando tutto il suo valore), l'arrivo della pandemia, la stagione 2020/21 mutilata (non ci fecero giocare l'ultima partita che ci avrebbe potuto consentire di accedere ad una competizione europea)». Infine «l'ultimo miracolo. Bruno Caiazzo si dimise nel 2017 con un disavanzo di quasi 2 milioni di euro. Ora la situazione è nettamente migliorata. Disavanzo ridotto di 3/4, quote aumentate del 25%, ed entrate dovute alle barche ormeggiate», conclude Luigi Massimo Esposito (nelle foto di Gianluca Madonna). Domenica 8 maggio le elezioni del nuovo presidente del Posillipo.

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