Posillipo, il danno e la beffa: niente
recupero con Palermo e addio Euro Cup

Paride Saccoia
Paride Saccoia
di Diego Scarpitti
Sabato 15 Maggio 2021, 11:15
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«Si conferma l’impossibilità di procedere con il recupero dell’incontro Posillipo-Telimar Palermo». Non c’è più tempo (né finestre disponibili) e la Fin motiva così la necessità di garantire la conclusione della stagione sportiva in corso. A causa del prolungarsi dell’emergenza sanitaria la decisione resasi «necessaria» da parte della Federnuoto. Che però sabato 8 maggio (si veda il sito federale) aveva annunciato la sospensione dell'ultimo turno del preliminay round scudetto di serie A1 («Sospesa Posillipo-Telimar»). Dove per «sospensione» s’intende (o bisognerebbe intendere) «interruzione, cessazione temporanea di un’attività o di una situazione» (voce Treccani).

In realtà la sesta giornata del girone E non è mai stata disputata, di conseguenza non poteva essere sospesa ex ante, semmai annullata definitivamente (pasticcio linguistico e non solo). Non si giocherà (non si recupererà) il derby delle Due Sicilie alla Scandone e dunque la Pallanuoto Trieste (in virtù dei 3 punti in classifica, uno in più rispetto ai rossoverdi) contenderà il quinto posto all’Ortigia nella finalina playoff, utile a staccare il pass per partecipare alla prossima edizione dell’Euro Cup.


Per il Posillipo il danno e la beffa. «Ci siamo rimasti male», spiega il capitano Paride Saccoia, interpretando l’idem sentire della squadra e della società. «Non ci aspettavamo un epilogo del genere, in quanto siamo abituati a giocarci gli obiettivi fino in fondo.

E’ brutto veder sfumare in questo modo l’obiettivo stagionale», ammette il pallanuotista numero 12 (nella foto di Manuel Schembri). «E’ un anno particolare e abbiamo avuto la peggio noi. Ci siamo rimasti molto male», ribadisce il leader rossoverde. «Peccato per la mancata qualificazione europea ma non ci sentiamo affatto sconfitti. Non siamo da meno rispetto a Trieste e all’Ortigia, considerati i valori in acqua».

Imprevisto penalizzante a dir poco. «Speriamo vada meglio il prossimo anno. La dobbiamo prendere per forza con filosofia. Non abbiamo potuto giocarci sportivamente le nostre carte fino alla fine. Questo fa male e dispiace non prendere parte alla rassegna continentale soprattutto per i nostri giovani: sarebbe stato importante per la loro crescita», osserva il classe 1989. «Ci riproveremo, sperando di non vivere situazioni del genere, che sono anche difficili da commentare e spiegare a chi non mastica pallanuoto», conclude Saccoia.   

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