Il giamaicano Usain Bolt rimarrà legato all'atletica dopo il suo ritiro dopo i Campionati del Mondo di Londra. Lo ha detto oggi Sebastian Coe, presidente della Iaaf. «Alla consegna delle medaglie dei cento metri, Bolt mi ha domandato: 'Capo, che cosa vuoi che faccia?' Ed io gli ho risposto: 'Quello che vuoi fare tu», ha rivelato Coe, in un incontro informale con un gruppo ridotto di media a Londra.
Senza spiegare di cosa si occuperà la stella giamaicana in un prossimo futuro, il capo dell'atletica leggera ha suggerito che probabilmente farà qualcosa che ha a che fare con i bambini ed il loro coinvolgimento con lo sport. L'addio di Bolt ha attirato migliaia di fan ai campionati mondiali che si stanno svolgendo in questi giorni nella capitale britannica e il suo addio pone molte domande sull'impatto e l'evoluzione dello sport, quando non ci sarà più l'uomo più veloce del pianeta, colui che più ha rivoluzionato l'atletica. «Dopo Bolt, il mondo continuerà ad andare aventi, e l'atletica anche», ha aggiunto Coe. «È stato sempre così e rimarrà tale. Già è accaduto dopo il ritiro di Michael Johnson e Marie-José Perec», ha ricordato il presidente della Iaaf, che è stato anche un ottimo atleta, prima di diventare il numero uno del suo sport. Coe ha portato come esempio il buon andamento della boxe dopo il ritiro di Muhammad Ali ed ha anche considerato una sfida molto interessante quella di trovare nuovi idoli che possano occupare il vuoto che lascerà Bolt, vincitore di otto medaglie d'oro olimpiche e 11 mondiali. «È bello avere la pressione di trovare nuove stelle», ha concluso Coe, a quanto pare non troppo preoccupato dell'addio dell'uomo che più tifosi e maggiore attenzione ha portato all'atletica leggera.