Benevento: quindici gol al Cascia, poi l'addio a Dicuonzo

Benevento: quindici gol al Cascia, poi l'addio a Dicuonzo
di Giuseppe Bove
Domenica 20 Luglio 2014, 23:33 - Ultimo agg. 21 Luglio, 09:01
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Roccaporena. Sar pure amichevole, un test contro una formazione dilettante, gli Amatori Cascia, ma il Benevento fa sempre sul serio.



Lo stesso Brini lo ha chiarito dopo la gara: «È comunque importante, potrebbe capitare spesso durante la stagione di trovarci a giocare la maggior parte del tempo nella metà campo avversaria». Così è stato ieri contro la compagine locale, prima della notizia della rescissione del contratto con l’esterno Dicuonzo.



È finita 15-0, con il Benevento che nella ripresa ha dilagato. Sugli scudi Guerra e Marotta, autori rispettivamente di quattro e tre gol. Da segnalare anche le doppiette di Kanoutè e Campagnacci, oltre alle reti siglate da Montini, Lucioni, Melara e Doninelli.



Particolare come al gol dell’ex Reggina si è levata una vera e propria ovazione dalla tribunetta del campo di Roccaporena (che ha accolto una trentina di supporters giallorossi), con gli applausi scroscianti dei parenti del giocatore (mamma, sorella e zio). Lucioni ha giocato tutto il primo tempo, in coppia con Scognamiglio, in una difesa completata da Celjak e Som, davanti a Piscitelli. Dovrebbe essere la retroguardia titolare, con Celjak e Lucioni che poi nel secondo tempo hanno lasciato il posto a Tazza e Padella.



Ha convinto anche la linea mediana a due schierata nella prima frazione di gioco. De Falco ha fatto vedere di essere un giocatore di un’altra categoria: bravo nel dettare i tempi e dare contemporaneamente qualità e quantità al centrocampo.



«Le sue caratteristiche le conosciamo e non le abbiamo mai messe in dubbio», ha spiegato Brini. Caratteristiche che si sposano bene con quelle di Vitiello, il quale ha funzionato al suo fianco. Doninelli e Agyei, che hanno giocato in quella posizione nel secondo tempo, sono una spanna sotto: il primo perché simile a De Falco, il secondo perché ancora acerbo. Giochi tutti aperti, invece, in attacco. Nel primo tempo Brini ha schierato Melara, Marotta, Montini e Campagnacci; nella seconda parte spazio a Kanoutè, Guerra, Montini e Mancosu.



Non ha giocato Eusepi, fermo per un affaticamento muscolare, al pari di Bassini, altrimenti avrebbe giocato lui nel «primo» attacco, quello titolare. Ma i giochi sono aperti perché appunto sul capitano in pectore, Melara, Brini non ha dubbi («fa bene la fase difensiva»), mentre ne ha uno in più su Campagnacci: «Si sta abituando». E le alternative? «Kanoutè deve migliorare», parole del tecnico, che aspetta Mancosu, il quale potrebbe lasciare il Sannio. «Devono succedere tante cose perché Mancosu vada via. Chi lo vuole si faccia avanti, ma non è nostra intenzione cederlo. Deve credere di poter giocare in quel ruolo, perché ne ha le caratteristiche».



Sono entrati nel secondo tempo Frasciello, De Risio e Safira. Ieri mattina il gruppo comunque ha svolto un leggero lavoro fisico, improntato sulla velocità.



Oggi, invece, dopo l’allenamento mattutino, Brini ha concesso ai suoi giocatori la prima mezza giornata di riposo dall’inizio del ritiro. Per l’occasione, mogli e fidanzate dei giocatori possono raggiungere Roccaporena e trascorrervi qualche ora, sempre nei canoni del ritiro. Qualcun altro, invece, potrebbe anche scegliere di visitare Cascia.



Anche perché ieri, prima dell’amichevole, il Benevento ha ricevuto la visita dell’assessore allo sport, Giuliano Nardi, e dell’assessore al turismo, Monica Del Piano, i quali hanno donato alla società un libro riguardo alle bellezze del territorio. Sempre ieri c’è stato un cambio di medici sociali: da oggi Luciano Marino prende il posto di Walter Giorgione che ritorna a Benevento.
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