Andrea Pirlo non si fida di Hakimi («A sinistra stiamo studiando delle alternative tattiche») e smonta il pensiero di Antonio Conte, che alla vigilia prova ad alleggerire pressioni e responsabilità ai suoi. «Da Conte ho imparato tanto. È stato il primo che mi ha fatto pensare di diventare allenatore. Mi ha insegnato tanto ma ora siamo avversari, e sta facendo una carriera di grandissimo livello. C’è grande rispetto ma domani siamo su due panchine diverse. A lui piace togliere la pressione dei suoi per metterla a noi. Per noi dopo 9 scudetti consecutivi è normale averla, ma anche loro sono costruiti per vincere il campionato. Abbiamo due caratteri opposti, forse anche per quello andiamo d’accordo. Ci siamo sentiti a inizio campionato dopo la mia prima partita».
INTER DA BATTAGLIA «Mi aspetto inizialmente un’Inter aggressiva, che vorrà dare ritmo a questa gara.
CHIELLO C’E’ «Giorgio sta bene, è pronto, carico, ha voglia di giocare questa sfida. Siamo contenti di averlo a pieno servizio perché è un valore aggiunto per la squadra».
NIENTE PARI «Non si firma mai per un pari. Andremo a San Siro per vincere. E’ una partita importante ma non fondamentale per lo scudetto. Tre punti potrebbero darci una spinta importante, ho visto i ragazzi decisi a fare una gran partita».
FORMAZIONE «McKennie oggi si è allenato con noi, ha recuperato, non è al 100%, vedremo se farlo partire dall’inizio o a gara in corso. Ramsey sta bene, ha lavorato con la squadra tutta la settimana e non ha problemi. Anche Morata sta bene».
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