Roma, Mourinho dopo l'addio «Ho dato il mio cuore, bisogna rispettare la decisione e lo sto facendo»

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Roma, Mourinho
Roma, Mourinho
di Gianluca Lengua
Giovedì 15 Febbraio 2024, 10:27 - Ultimo agg. 18:20
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José Mourinho è stato accompagnato alla porta dopo una serie di risultati poco soddisfacenti, ma con i giallorossi comunque in corsa sul fronte quarto posto ed Europa League. L'allenatore portoghese ha parlato del suo addio alla Roma al canale Five di Rio Ferdinand, dopo che in precedenza erano state smentite categoricamente le sue presunte dichiarazioni contro i Friedkin. 

Le dichiarazioni di Mourinho dopo l'addio alla Roma 

«È stata una delle cose più dolorose? Credo che anche tu la pensi come me: i tifosi sono sempre il cuore della squadra di calcio. Senza di loro non c'è nessuna squadra di calcio, ma c'è un'azienda che quando decide si deve rispettare. Posso dire che è quello che mi ha fatto più male. Posso dire che perché ho dato tutto, ho dato il mio cuore, ho dato anche opzioni che potrebbero essere considerate non del tutto intelligenti dal punto di vista professionale.

Ho rifiutato buone opportunità di lavoro. Il primo anno ho rifiutato il Portogallo e poi una grossa offerta dall'Arabia.

Fu un'offerta enorme, di solito sono pragmatico nelle mie scelte e cerco di controllare le emozioni, ma in questa situazione ho deciso ascoltando le emozioni. Quindi quando sono stato mandato via dalla Roma mi ha fatto male. Ho la sensazione di aver portato tanta gioia ai tifosi, due finali consecutive non accadano spesso, specialmente in un club come la Roma. Quando camminavo per strada la gente mi urlava 'Portaci a Dublino!'. Nella testa avevo in mente la terza finale europea consecutiva, ma bisogna rispettare la decisione del proprietario del club e io la sto rispettando».

«Non voglio parlare della Roma oltre a ciò che ho detto, non voglio andare nei dettagli. Non è la prima volta che lascio un club, ma è la prima volta che sento una sensazione diversa. Dopo aver lasciato un club bisogna andare avanti e imparare da quell'esperienza. Non voglio parlare pubblicamente di quanto accaduto».

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