Ribadita la posizione di andare avanti ed evitare le porte chiuse con tante società a rischio default la Lega serie A ha deciso all'unanimità di imboccare la strada del compromesso e tendere la mano alle richieste del governo. La telefonata del Premier Mario Draghi al presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha spinto i club a riflettere e fare considerazioni leggermente diverse. Davanti all'ipotesi che il governo fermasse il campionato, un buon numero di club fra cui Milan, Inter e Juventus si sono presentati alla riunione con uno spirito collaborativo. Un solo pensiero: fornire un segnale di apertura prima che fosse la politica a vietare l'accesso al pubblico negli impianti. Come? Ridurre la capienza a cinquemila spettatori nelle due giornate di campionato dei weekend 15/16 e 22/23 gennaio. Tutti d'accordo anche nel dire che dal 6 febbraio, quando riprenderà il campionato dopo la sosta del 29/30 gennaio, si tornerà alla normalità. Almeno quello è l'obiettivo perché tutto si valuterà in base ai contagi. Così se nell'assemblea andata in scena venerdì 7 gennaio, qualche voce fuori dal coro c'era stata (vedi Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, che avrebbe fermato tutto e c'era chi nutriva sospetti sul fatto di voler recuperare i propri indisponibili), ieri i 20 club hanno considerato tutti i rischi.
Da qui la scelta di dare un segnale ben preciso (sono in tanti, però, a credere che il governo chieda lo stop per motivi politico-demagogici e non scientifici).
I TAGLIANDI
Nelle prossime ore il club di via Aldo Rossi verificherà numeri e dettagli. Discorso simile per i bianconeri. Ieri è iniziata la vendita per il match con l'Udinese (sabato 15 gennaio), ma è stata subito bloccata e ora si dovrà controllare quanti tagliandi siano stati venduti. Come le altre società, anche l'Inter riserverà i cinquemila posti per rispettare gli obblighi contrattuali con sponsor e Corporate hospitality. Per i biglietti già venduti i nerazzurri stanno valutando se rimborsare o concedere un voucher per una delle successive partite che torneranno a capienza più alta. Più problematica la questione legata alla Roma con il caos abbonamenti e biglietti da affrontare (gara col Cagliari domenica 16 gennaio). E non sarà semplice. Prima si sfiderà la Juventus nella partita di oggi, poi il club giallorosso dovrà adottare una strategia su come affrontare questa problematica.
S.R.