Napoli-Salernitana, furia Iervolino: «Arbitri vergogna, Rocchi deve dimettersi»

Il patron granata: meritiamo rispetto, potremmo andare a giocare in un'altra lega

Danilo Iervolino
Danilo Iervolino
di Roberto Ventre
Domenica 14 Gennaio 2024, 09:57
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Furia Iervolino per l'arbitraggio di Marinelli nel derby al Maradona contro il Napoli. «Direzione arbitrale scandalosa ha detto ieri il presidente della Salernitana a Repubblica.it - che ci ha penalizzato moltissimo e che compromette il campionato ed i nostri ingenti investimenti. Non ho parole per l'arbitraggio, che è offensivo e mortificante per la nostra società. Gli episodi? Su Simy c'era rigore e quello di Demme sul Tchaouna era fallo, sono incredibili». Il presidente granata è andato giù con parole durissime.

«Non vogliamo solo rispetto, ma giustizia per noi e tutte le altre squadre che giocano in A e subiscono gli errori grossolani dei semi professionisti, ovvero gli arbitri. Gli unici semi professionisti in un'industria di professionisti. Vogliamo professionisti migliori ad arbitrare. L'atteggiamento degli arbitri è dannoso e poi se parli diventano, nella successiva partita, vendicativi. Riformerò il calcio italiano portando all'attenzione della Lega questo problema e la storia ricorderà questi arbitri come i peggiori della storia del calcio italiano». Un fiume in piena Danilo Iervolino dopo il ko per 2-1 a Napoli. «Una vergogna senza precedenti.

Un'industria viziata da un arbitraggio che fa precipitare il calcio italiano all'ultimo posto per serietà ed imparzialità. Tra poco sono certo che uscirà una dichiarazione uguale e contraria della corporazione degli arbitri, che dirà che l'arbitraggio è stato, invece, impeccabile. Ricorderemo a vita questo arbitro. Nessuno ci ha chiamato per chiederci scusa. Ora è tardi. Scontro totale, noi non vogliamo più questi arbitri. Stiamo valutando anche una causa per danni».

Il presidente granata ha parlato anche del designatore Rocchi. «Vogliamo moratoria e sostituzione totale di questi arbitri. È necessario iniziare dalla testa, chiediamo a gran voce le dimissioni di Rocchi. In Federcalcio dobbiamo, come Leghe, far sentire la nostra voce, tutti sono responsabili e complici di questa situazione. Il calcio sta sprofondando perché gestito in modo maldestro e superficiale. Contano le carriere degli arbitri più di quelle delle società che fanno grande questo sport». Un attacco su tutti i fronti quello del presidente granata. «E per ultimo non capisco come società come DAZN possano sorvolare e dare una cattiva informazione senza informare i tifosi del calcio di queste nefandezze. Dovevano fare un canale super partes e non avere un canale che o per superficialità o per faziosità non racconta mai le cose della Salernitana in modo imparziale. Se una Lega ci chiamerà a giocare un altro campionato prenderò seriamente in considerazione di andarci, questo campionato è malato».

 

Lo sfogo di Iervolino ha fatto seguito a quello di Pippo Inzaghi a caldo nel fine partita. «Sono molto arrabbiato per l'atteggiamento avuto nei nostri confronti: la mia ammonizione è improponibile, non ho detto niente ed ero nell'area tecnica, ero diffidato e sarà costretto a saltare la partita contro il Genoa. A fine primo tempo non mi è stato concesso di parlare con l'arbitro: sono da tanti anni nel calcio e non mi era mai successo. Anche se siamo una squadra piccola vogliamo rispetto, il nostro presidente investe nel calcio. Il rigore è da Var e non sarebbe mai stato fischiato in campo come il fallo di Demme su Tchaouna è un fallo da var e non da campo», le parole del tecnico della Salernitana che ha tirato fuori in sala stampa tutta la sua amarezza. «Dispiace molto, questa è la strada giusta e più di cosi non potevo chiedere ai ragazzi, non meritavamo di perdere. Siamo sempre penalizzati ad ogni partita, questo ci scoccia. Chiedono rispetto e io lo esigo per noi e per la Salernitana. Poi non ci lamenteremo più, è inutile: ci sono le immagini, spero le abbiano fatte vedere non come la potenziale espulsione di Gatti che non era stata trasmessa in tv. Siamo contati, veniamo a fare grandi partite e vogliamo perderle in modo giusto, poi ci prendiamo le nostre responsabilità perché questa era da portare a casa. Con questo atteggiamento e questa voglia ci salviamo».
 

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