Salernitana, Nicola più sereno: «Bene il pari, è la strada giusta»

Morale alto dopo il punto con il Toro: ora il confronto con Atalanta e Napoli

Davide Nicola
Davide Nicola
di Alfonso Maria Avagliano
Lunedì 9 Gennaio 2023, 07:48 - Ultimo agg. 07:49
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Per la classifica è un brodino, per il morale molto di più. Il punto di ieri contro il Toro, figlio di un secondo tempo radicalmente opposto alla prima frazione annebbiata, rende Nicola un briciolo più sereno. «Sono contentissimo del secondo tempo. Il pareggio ci dà la gioia di capire che la strada è questa, che nei momenti di difficoltà dobbiamo aiutarci e non dobbiamo mai mostrare titubanze. Se continuiamo con la mentalità della ripresa ci toglieremo soddisfazioni», dice il mister.

La serie senza successi si allunga a cinque partite, con due soli punti nel blocco ed all'orizzonte il doppio confronto (sulla carta proibitivo) contro Atalanta e Napoli prima del giro di boa. Pare che tre giorni fa nel pranzo con ad, diesse e lo stesso allenatore Iervolino abbia chiesto di girare a quota 20. Nicola pensa alla stretta attualità, è più felice per la reazione ed «il punto ottenuto contro una squadra molto difficile: essere a quota 18 oggi significa dover fare un punto in meno domani. Dobbiamo arrivare quanto prima a 40. Il presidente è venuto a salutarci in settimana e ci ha reso felici. Ci siamo detti di agire per priorità, per ovvi motivi: bisogna mettere a posto alcune cosette, in parte l'abbiamo fatto e in parte no. Sapevamo che il calendario fosse impegnativo ma non significa non poter fare ancora punti».

Il tecnico accelera il rewind: «Dopo la gara col Milan abbiamo analizzato i video, ho distribuito ai ragazzi i dati dei duelli individuali e il nostro posizionamento (basso, ndA) nella classifica generale in tal senso. Sono aspetti che dobbiamo migliorare col lavoro e il completamento della rosa». I fischi dell'intervallo e l'eloquente richiesta della curva di cacciare gli attributi sono arrivati a destinazione. «Nel primo tempo abbiamo difettato in fase di non possesso. È stata la prima volta in cui abbiamo fatto fatica sulle palle inattive. Potevamo subire anche più di un gol. Dovevamo essere scaltri, siamo andati in difficoltà ancora Nicola In fase offensiva non eravamo pimpanti, non attaccavamo molto gli spazi e il Toro dava poco tempo di pensare alle giocate. Fisicamente eravamo in ritardo, ogni tanto sceglievamo di difendere uno spazio piuttosto che uscire sulla verticale. Nella ripresa abbiamo reagito aumentando la pressione. Gyomber? Sono contento del suo ingresso: quando vinci sette duelli su sette non perdi campo e riesci a ribaltare meglio l'azione». Data la differenza tra i primi e i secondi 45', vien da chiedersi dove finisca l'errore nella scelta iniziale di partire col 3-5-2 (considerando l'assenza pesante di Coulibaly) e dove inizi il merito del passaggio a specchio con gli ospiti. «Possiamo fare il 3-4-2-1 o il 4-3-1-2 anche dall'inizio, ci stiamo lavorando. Bonazzoli ha caratteristiche per fare il rifinitore, mentre Piatek e Dia attaccano più la profondità, quel che ci è mancato nel primo tempo. Possono coesistere. Devono correre in maniera efficace quando vanno a pressare e poi occupare a turno gli spazi che ci servono per rimanere corti e sviluppare lo smarcamento preventivo».

Vilhena ha una dedica speciale dopo il gol. Il cuore mostrato alle telecamere è tutto per la compagna Lana, che sta per partorire: «Ma è una rete utile a tutta la squadra. Dobbiamo migliorare e ripartire dal secondo tempo» ha detto l'olandese a fine gara, prima di scappare ad assistere alla nascita del secondogenito. Candreva è sulla stessa linea: «Ci manca continuità, siamo un gruppo giovane che deve amalgamarsi. Il cammino è duro e serve concentrazione per battagliare. Viviamo troppo di alti e bassi». Per il numero 87 dell'ippocampo, rientrato dopo la squalifica, si tratta di «un punto che vale tantissimo, ottenuto al cospetto di una squadra tosta. Dopo un avvio brutto, nella ripresa abbiamo dato la scossa ed avuto un atteggiamento diverso, mettendo sotto un undici collaudato da anni. Ho visto la voglia di recuperare il risultato. Dobbiamo migliorare, abbiamo concesso qualche occasione di troppo. Servono più attenzione e rabbia». Il tecnico del Torino, Ivan Juric, non le manda a dire. «Avevo visto in video una Salernitana tosta e con giocatori di qualità, dunque mi aspettavo una gara più dura per noi, forse simile a quella dello scorso anno che vincemmo. Invece, tolto il primo quarto d'ora del secondo tempo in cui siamo stati assaliti da un pizzico di ansia, abbiamo stra-dominato e tirato tantissimo colpendo pure due pali. Peccato per l'errore clamoroso che ha propiziato il gol di Vilhena, c'è il rammarico di aver pareggiato quando potevamo vincere quattro o cinque a zero».
 

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