Fiducia, spazio, palloni a Shon Weissman: il giocatore israeliano guiderà l'attacco della Salernitana contro il Monza e attende di conoscere i suoi compagni di reparto. Sulla lavagnetta di Liverani ci sono più esterni che punte: insieme a Candreva, lottano per una maglia Vignato e Tchaouna. Kastanos è un discorso a parte e dipende dal modulo. Nel frattempo Weissman si è preso l'area di rigore. Prima di convincere l'allenatore, aveva convinto Sabatini. Dopo la partita contro l'Empoli, il dg aveva sottolineato la sua capacità di concretizzare il primo e unico assist ricevuto, lo aveva elogiato anche per l'agonismo, le motivazioni feroci. I numeri "raccontano" che il gol del numero 14 della Salernitana sia l'unico messo a segno fin qui da attaccanti nel 2024, in campionato. Nelle competizioni ufficiali, invece, fa testo anche il gol in trasferta di Ikwuemesi, in coppa Italia a gennaio contro la Juventus.
Aria nuova in attacco significa dare sfogo anche al mercato e alle caratteristiche diverse messe a disposizione dell'allenatore. Emanuel Vignato ha i colpi di genio dei brevilinei che creano superiorità e sanno procurarsi anche i tiri dal dischetto.
Un anno dopo, Coulibaly e Dia c'entrano di nuovo, perché potrebbero entrambi fare un passo indietro nelle gerarchie di formazione, uscendo dall'undici base. Non c'è bocciatura da parte di Liverani, ma è evidente a tutti che i due giocatori africani stiano risentendo più degli altri dei contraccolpi psicologici che derivano dalla posizione di classifica. In una scala di priorità, oggi Liverani sceglie prima l'impeto, il coraggio, l'aggressività, la testa sgombra da assilli e poi il pedigree dei giocatori.
Sceglie, ad esempio, Giulio Maggiore: pianse di rabbia, sulle scalette del tunnel, dopo l'espulsione che cancellò la gioia del suo primo gol in granata contro la Juventus; a Milano contro l'Inter non ha battuto ciglio e si è messo a fare lo stopper per emergenza. Merita di essere coinvolto, ha già lottato per la salvezza con la maglia dello Spezia ed è evidente che da un mese abbondante si sia definitivamente scrollato di dosso quel torpore che prima lo condizionava. Con lui Basic è pronto a giocare di nuovo a centrocampo cancellando la prestazione opaca di Milano. Poi a centrocampo ci potrebbe essere spazio per Kastanos. Liverani nella mediana a tre cerca una mezzala di scompiglio.
Pensava di averla individuata facendo indietreggiare Candreva ma il campo non ha premiato la soluzione tattica. Dunque potrebbe cercare un equilibrio molto simile a quello che Inzaghi aveva immaginato all'epoca contro il Genoa: Pippo schierò Martegani mezzala. Kastanos è più continuo e presente dell'argentino, muove il pallone più svelto. Pure la velocità di pensiero e di esecuzione dovrà essere un valore aggiunto, soprattutto nelle zone del campo dove il Monza ha forza e qualità: Pessina e Colpani, Mota, Gagliardini. Infine Liverani riflette sulla composizione della difesa, che incide sul modulo. È lapalissiano che l'assortimento migliore sia Manolas-Fazio ma il primo non gioca dal 29 dicembre e l'altro dalla trasferta di Napoli. Se occupassero una zona più ridotta di campo, giocherebbero a tre con Pasalidis (oggi le prove non escludono questa eventualità). In caso contrario, in ossequio al due contro uno per marcare Djuric e soprattutto con la necessità di non perdere mai la superiorità in mediana, difesa a quattro e valutazione delle coppie: Manolas-Pasalidis o Pellegrino-Fazio. Boateng è stato gestito ma oggi dovrebbe rientrare in gruppo. Gyomber lo farà tra un mese, a Bologna.