Salernitana, chi è Weissman: i tweet contro la Palestina e le offese degli ultras spagnoli

L'israeliano al centro di un caso pro Israele social negli ultimi mesi

Shon Weissman
Shon Weissman
Venerdì 2 Febbraio 2024, 12:01 - Ultimo agg. 13:41
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Poteva arrivare in Serie A già quattro stagioni fa, quando le ottime prestazioni in campo in Austria accesero i riflettori su di lui. Fu la Roma a interessarsi a Shon Weissman, il bomber israeliano che sembrava tra i profili europei più in voga e in completa rampa di lancio: alla fine, però, non fu l'Italia la sua destinazione ma la Spagna. A prelevarlo fu però il Valladolid di Ronaldo, battendo la concorrenza dello Schalke, da lì una lunga corsa tutta spagnola tra i biancoblu e il Granada, con cui ha saputo lasciare il segno in Segunda Division ma un po' meno in Liga.

La Serie A, però, arriva ora: Walter Sabatini lo ha regalato a Filippo Inzaghi per questo mercato invernale, un aiuto in più per l'attacco dei granada che cercavano un rinforzo in giro per l'Europa.

L'israeliano arriva per rincorrere la salvezza, ma porta con sé anche un importante carico di critiche, con cui ha dovuto forzatamente condividere gli ultimi mesi passati più in panchina che in campo.

Il motivo? Politico più che sportivo: al di là delle prestazioni viste in campo, infatti, Weissman finisce nell'occhio del ciclone lo scorso ottobre, nel bel mezzo del conflitto che vede protagoniste Israele e Palestina: il caso è riconducibile ad alcuni tweet, like e retweet da parte del calciatore, arrivati poche ore dopo l’attacco di Hamas. "Distruggere. Stringere. Schiacciare. Alla vendetta di Dio”, “Qual è la ragione logica per cui 200 tonnellate di bombe non sono già state lanciate su Gaza?”.  E ancora: “Perché Ezael non gli spara in testa?!?”, con un’immagine in cui si vede un soldato israeliano puntare il fucile verso due presunti terroristi palestinesi nudi. Questo ha scritto e condiviso Weissman, oltre i mi piace messi a tweet a dir poco inquietanti come “Tutta Gaza sostiene il terrorismo. Tutta Gaza è morta”. Il tutto è poi stato prontamente cancellato,  con il calciatore che ha scaricato le colpe sul suo social media manager. Ma senza troppo successo. 

Nelle settimane successive, il calciatore è stato denunciato alle autorità dalla comunità palestinese residente a Granada per incitamento e provocazione alla violenza. Ed è finito in panchina, addirittura non convocato per la trasferta contro l'Osasuna vista la presenza a Pamplona dell' Indar Gorri, gruppo ultras di nazionalisti baschi di sinistra. Weissman si è fatto notare anche in nazionale: dopo un gol arriva l'insulto ebraico in Israele-Svizzera, giocata in Ungheria e valevole per le qualificazioni europee. Una storia chiusa solo ieri con la cessione a Salerno. Da dimenticare per poter tornare a fare gol. 

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