Benevento, cura contro il mal di gol:
Viola reclama spazio, doppio play

Benevento, cura contro il mal di gol: Viola reclama spazio, doppio play
di Gianrocco Rossetti
Venerdì 15 Marzo 2019, 12:30
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Prove tecniche di formazione. Sono quelle che ha iniziato a fare Bucchi per districarsi nel dedalo della rosa a sua disposizione e focalizzare l'undici che inizialmente dovrà contrapporre allo Spezia domani pomeriggio (inizio alle 15) al «Vigorito». Sono due i fattori di cui dovrà tener conto il tecnico giallorosso nell'ultima seduta preparatoria alla partita, la rifinitura di oggi. In primis la situazione clinica di quei calciatori alle prese con qualche acciacco. Poi, più in generale, le condizioni fisiche individuali per verificare e casomai scegliere chi ha più benzina nelle gambe rispetto a chi risulta più appesantito, per quello che sarà l'ultimo sforzo prima della sosta. La gara contro i liguri, infatti, chiuderà la penultima fase del torneo e, quindi, servirà il miglior Benevento innanzitutto per mettere definitivamente in archivio le due recenti sconfitte consecutive, evidentemente per rilanciarsi in classifica con un risultato positivo che gratifichi tutto l'ambiente, a partire dalla dirigenza arrivando ai tifosi e passando per la squadra, che soltanto in questo modo avrebbe l'opportunità di godersi qualche giorno di relax prima di tuffarsi nello sprint finale del torneo.
 
Quelle che Bucchi andrà a compiere per l'undici giallorosso di partenza risultano importantissime e delicate. Di certo il tecnico marchigiano tenderà a non modificare l'assetto consolidato, ma al Benevento servirà anche un'iniezione di freschezza sia mentale che fisica, dopo il lungo inseguimento concretizzatosi nei dieci turni positivi, prima della doppia debacle. Diverse fra loro sono le situazioni dei tre reparti. Se in difesa c'è l'ormai solita penuria di uomini in mediana, sugli esterni ma anche al centro c'è abbondanza e tanta concorrenza, così come in attacco dove, tuttavia, ci sono le «certezze» che al momento appaiono con le polveri bagnate, ma con dei «rincalzi» non proprio in palla per la troppa naftalina respirata negli ultimi tempi. Andando con ordine, dinanzi al confermato Montipò, stante le condizioni precarie di Caldirola, Costa e Tuia (i primi due con possibilità di recupero maggiori rispetto al terzo), restano da considerare al momento soltanto Volta, Antei e Di Chiara. Con la speranza che gli ultimi due non accusino una «ricaduta» degli affanni patiti recentemente. Anche perché non ci sarebbero ulteriori alternative. Sulla linea mediana ci sarà il vero rompicapo a cui dovrà trovare soluzione Bucchi. Tre sono gli uomini che si candidano per le due postazioni sugli esterni: Maggio, Letizia e Improta. L'ex napoletano è quello sicuramente meno pimpante e nella corsa alla maglia parte più indietro rispetto agli altri due. Al centro, invece, sono addirittura sei i candidati per tre posti. Il più sicuro di essere dell'undici di partenza appare Crisetig, che al Benevento ha garantito equilibrio e ulteriore solidità. Il problema è far coesistere con lui Viola, piedino fatato della manovra giallorossa che reclama spazio e possibilmente una postazione in campo congeniale alle sue caratteristiche. L'esperimento della coabitazione dal primo minuto, già fatto a Cremona, ha dato frutti tutt'altro che positivi, ma la gara contro lo Spezia potrebbe essere diversa sotto tanti profili, per cui non è da escludere una replica. Viola e Crisetig in campo contemporaneamente escluderebbero di fatto dal trio di centrocampisti Buonaiuto, poiché il Benevento sarebbe fin troppo sbilanciato, lasciando in ballottaggio per l'ultima maglia uno tra Tello e Bandinelli con il colombiano che appare sicuramente favorito per la sua predisposizione a correre per sé e per gli altri. Non è da scartare l'ipotesi di uno schieramento di Maggio sull'out destro con Bandinelli al suo fianco, Crisetig al centro e Viola e Letizia sul versante sinistro. Bucchi ci sta lavorando, ci sta ragionando su e dopo la rifinitura di domani deciderà.

Altro fronte sul quale ci sono scelte da operare è l'attacco. La coppia titolare del momento Insigne-Coda sembra essersi appannata, dopo aver tirato tanto la carretta. Si sa che per gli attaccanti il passaggio da un momento positivo a uno negativo è dato dalla frequenza del gol. Quindi basta un attimo per ribaltare ogni giudizio. Nelle due ultime recenti uscite dei giallorossi, al di là delle reti che sono mancate, sia Coda che Insigne sono apparsi stanchi e appannati. Bucchi considera entrambi inamovibili, anche perché dietro di loro non c'è nessuno che scalpiti per davvero, facendogli sentire il fiato sul collo. Asencio, Ricci e Armenteros, per una ragione o per l'altra, nemmeno in questa settimana appaiono candidature forti per una maglia da titolare.
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