Avellino-Picerno: sarà sfida tra bomber

Da una parte Patierno e Gori in cerca di gol e gloria dall’altra Albadoro e Murano

Patierno dell'Avellino
Patierno dell'Avellino
di Titti Festa
Venerdì 29 Marzo 2024, 00:05 - Ultimo agg. 10:48
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La sfida l’ha lanciata Antonio De Cristofaro, in occasione della festa di Pasqua allo store: sguardo intelligente e furbo, parole ragionate ma chiarissime. «Avellino–Picerno sarà anche un confronto tra attaccanti. So che Jacopo Murano (suo compagno fino allo scorso gennaio, ndr) ci terrà a fare benissimo, è animato da spirito di rivalsa e giocherà con il sangue agli occhi, non dobbiamo permetterglielo. Noi abbiamo Chicco Patierno e Gabriele Gori: dovremo metterli nella condizione di dare e fare il meglio».

Una sfida nella sfida insomma che è già cominciata molto prima del fischio di inizio e che vedrà come protagonisti assoluti i numeri, i portatori di verità in un mondo complicato e indecifrabile come quello pallonaro.

I numeri dicono che Jacopo Murano è il capocannoniere del girone C con 17 reti di cui 1 sola su rigore, Chicco Patierno lo segue a quota 14 con 3 penalty, poi c’è Gabriele Gori che ha esultato ben 10 volte.

Per Diego Albadoro, altro ex biancoverde, solo 4 gol.

Ognuno di loro ha una storia diversa, stimoli e obiettivi diversi. Murano per esempio ha vissuto l’esperienza di Avellino con enormi difficoltà: Salvatore Di Somma aveva investito, insieme alla società di D’Agostino, tanto su di lui senza ottenere i risultati sperati.

Due soli gol dal gennaio del 2022 a quello del 2023, tanto buio e poca luce: colpa di una evidente difficoltà di ambientarsi, della posizione in campo (esterno di attacco nel 4-3-3 o 4-3-2-1, mai giocato da seconda punta) che non gli ha mai permesso di esprimersi come poi ha dimostrato a Picerno dove è esploso, è diventato indiscusso leader, ha trovato la sua dimensione che gli ha consentito di battere tutti i record personali visto che non era mai arrivato a segnare così tanto in carriera. «Purtroppo non è andata benissimo. Ci sta anche un periodo così nella carriera di un calciatore. È vero – ha ammesso Murano in una intervista di qualche tempo fa ricordando il periodo irpino - che ci sono state delle situazioni un po' così, ma io penso che devo fare un mea culpa. Non sono stato bravo, secondo me, a reagire dopo alcune situazioni. A Picerno ho trovato una famiglia ed un mister come Longo davvero molto preparato».

È la prima volta che torna al Partenio Lombardi da ex: ipotizzabili i fischi che lo accoglieranno ed anche la carica fortissima che riceverà nell’ascoltarli.

Per Chicco Patierno invece il momento è d’oro: un gol ed un assist a Giugliano che non sono bastati ad evitare la sconfitta, e poi una media realizzativa in piena linea con le 19 reti di Francavilla.

Murano ha segnato di più, è vero, ma anche giocato di più: 31 match e 2496 minuti a differenza del bomber biancoverde che è sceso in campo in 23 occasioni e 1581 minuti complessivi.

I paragoni e confronti per Patierno sono benzina capace di accenderlo ancora di più: finora non ha deluso le attese.

Ha onorato la maglia numero 9 che indossa. Ed allora, avere di fronte il capocannoniere del girone sarà un ulteriore stimolo che si aggiungerà ai tanti che già animano cuore, spirito e gambe. Non starà a guardare nemmeno Gabriele Gori. «Ho lasciato il segno e voglio continuare a farlo» ha detto allo store.

Per qualcuno è apparso presuntuoso, altri ne hanno apprezzato la personalità e la grinta, la voglia di spaccare il mondo anche se sa, in questo momento della stagione, di essere terzo nella gerarchia di Pazienza.In fondo però ha ragione perché i suoi gol hanno portato punti e il suo obiettivo è di non fermarsi, di tornare in quella serie B nella quale è sempre stato protagonista.

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In panchina ci saranno anche Marconi e Russo: pochissimo spazio per il primo, in rampa di lancio il secondo.

Entrambi possono essere decisivi in quel play off in cui l’Avellino si giocherà il tutto per tutto.

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