L'Avellino formato trasferta è da primato

Nonostante la frenata, fuori casa nessuno come i lupi. A Francavilla torna l’ex Patierno: andrà in panchina

Michele Pazienza
Michele Pazienza
di Marco Ingino
Sabato 9 Marzo 2024, 00:05
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 otto partite dalla fine della stagione regolare, nemmeno otto vittorie potrebbero probabilmente bastare all'Avellino di Michele Pazienza per agganciare la Juve Stabia, in vetta con un undici punti di vantaggio.

Distacco rimasto per l'ennesima volta inalterato con l'aggravante di uno scontro diretto a sfavore. Quanto basta per far volgere in questo momento lo sguardo soprattutto al Benevento, avversario più vicino che dista 4 lunghezze ma con uno scontro diretto da rigiocare al Partenio Lombardi in cui potrebbe esserci in palio una fetta di secondo posto.

Obiettivo in questo caso che appare alla portata a patto che i biancoverdi evitino di incappare in ulteriori passi falsi e ritrovino la vittoria perduta in trasferta. Dopo il blitz del 3 febbraio scorso a Monopoli, infatti, sono arrivati tre pareggi dolorosi a Potenza, Teramo contro il Monterosi e Cerignola. Tre mezzi passi falsi costati sei punti pagati a prezzo salatissimo sulla strada che conduce al primato. Malgrado ciò, con 30 punti raccolti fuori casa (9 vittorie, 3 pari e 3 sconfitte) i biancoverdi detengono tuttora il primato esterno del girone persino davanti alle vespe che seguono a una lunghezza. Un dato che si accompagna pure alla speciale classifica delle reti realizzate in cui in vetta c'è ancora l'Avellino, in tandem con il Crotone, con 46 reti, tre più delle vespe.

Numeri che stridono con la classifica reale in cui gli stabiesi hanno fatto valere la loro maggiore solidità difensiva (15 gol incassati rispetto ai 24 dei lupi) e soprattutto l'effetto casalingo con 35 punti messi insieme al Menti, ben 12 in più di quelli raccolti dall'Avellino al Partenio Lombardi. Parallelismi su cui riflettere che rispecchiano pregi e difetti di una squadra che, dopo i gol di Rocca, Russo e Liotti, è stata comunque capace di mandare finora in rete ben 19 elementi tra campionato e coppa Italia.

Segnale evidente di una prolificità che Michele Pazienza proverà domani a sfruttare pure al Giovanni Paolo II di Francavilla dove riavrà a disposizione Cosimo Patierno, autore fin qui di 11 reti che guida i bomber del reparto biancoverde davanti a Gabriele Gori, arrivato a quota 10, Lorenzo Sgarbi con 6, nonché Michele Marconi a 3, Michele D'Ausilio con 2 e il neo entrato Raffaele Russo che ha battezzato la stagione con il colpo di testa vincente rifilato al Catania.

Tante frecce nell'arco che inducono spesso Michele Pazienza a sfruttare i suoi arcieri anche a costo di lasciare qualche angolo scoperto agli avversari. Valutazioni che l'allenatore di San Severo farà pure questa mattina nel corso della rifinitura in cui sarà chiamato a sciogliere una serie di dubbi e ballottaggi in tutti i settori del campo.

In difesa il rientrante Cancellotti dalla squalifica andrà a contendere un posto a Cionek, mentre in mediana il dubbio è tra l'intraprendente De Cristofaro e il redivivo Palmiero che contro il Catania ha lanciato segnali di ripresa. Il rebus più difficile da sciogliere, che si lega a doppia mandata con il sistema di gioco e l'atteggiamento, è quello della corsia mancina dove malgrado Liotti stia salendo di condizione e Tito abbia recuperato la forma dopo l'infortunio, il favorito appare D'Ausilio.

Per il resto nel canonico 3-5-2 appaiono certi di un impiego dall'inizio Rigione e Frascatore (diffidato) in difesa, Armellino e Rocca in mediana, Ricciardi a destra e la coppia Sgarbi- Gori in attacco. Malgrado la distanza (330 km) e l'orario domenicale non certo comodo delle 20.45, domani sera al Giovanni Paolo II, dove da due settimane è stata inaugurata una seconda tribuna, Armellino e compagni avranno al seguito trecento indomiti ultrà.