La vittoria, netta e convincente, contro una delle compagini destinate - secondo i pronostici della vigilia - a puntare alla promozione in serie B, il Benevento, non cambia di un nulla l'atteggiamento della Turris. Anzi, Bruno Caneo, tornato alla guida della compagine corallina dopo la parentesi assai deludente a Padova e la stagione a tinte fosche vissuta dalla compagine torrese, decide di vestire i panni del pompiere nel commentare l'esordio vincente di domenica sera al Liguori, davanti ad più di duemila spettatori:
«Siamo stati bravi a non abbatterci dopo il gol del vantaggio siglato dagli ospiti - ammette -.
L'allenatore non ammette repliche e dirà questo ai suoi questo pomeriggio, alla ripresa della preparazione in vista della delicata, e sulla carta per molti aspetti apparentemente proibitiva trasferta di Crotone: «Dobbiamo volare bassi, cercare di fare più punti possibili e poi vedere a che livello saremo nel corso del campionato. La squadra mi dà ampie garanzie di tenuta, un aspetto questo davvero importante: sono tutti calciatori che hanno eccelse qualità, ma che soprattutto hanno la giusta fame', perché quando una squadra ha fame di risultati e di mettersi in mostra, l'allenatore ha più facilità nel fare giocare i propri uomini».
Caneo ha dimostrato anche una certa duttilità nell'adattare il modulo della squadra a seconda della necessità, come ha dimostrato nel corso della vittoriosa sfida interna con il Benevento. Tanto che nella fase forse più delicata, quando i sanniti hanno messo dentro forze fresche per provare a riagguantare almeno il pareggio, la Turris è passata ad un più accorto 3-5-2, rispetto all'iniziale 3-4-3: «Loro spingevano - sottolinea il tecnico della Turris - e quindi ho dovuto arginare la loro spinta, anche perché avevamo dato molto dal punto di vista fisico. Ma allo stesso tempo ho inteso dare alla squadra le giuste certezze e l'indispensabile sicurezza».
«Stavolta - continua il tecnico - è andata bene, ma ci sono casi dove questa soluzione può essere un'arma a doppio taglio: se cambi e le cose vanno male, ti dicono che hai sbagliato. Ma sta nel gioco delle parti. Ora ci prendiamo gli applausi».