Avellino, il tempo delle scelte: la priorità è la ricerca del tecnico da cui ripartire

Dopo il saluto del Ds De Vito il futuro è piano di incertezza

Rastelli
Rastelli
di Marco Festa
Sabato 6 Maggio 2023, 09:09
3 Minuti di Lettura

Mercoledì scorso Massimo Rastelli ha lasciato che Enzo De Vito si congedasse dalla squadra che solo parzialmente hanno potuto costruire insieme. Alla fine di quel discorso, fatto da chi lo spogliatoio lo ha messo insieme sin dall'estate, cercando di abbattere il monte ingaggi e dovendo fare i conti con un mercato condizionato dalla volontà della proprietà di azzerare la rosa senza incentivi all'esodo, l'allenatore di Pompei ha preso la parola: prima di ordinare la più mesta delle riprese degli allenamenti, quella che non conduce a nessuna partita mentre gli altri si giocheranno la Serie B nei playoff, Rastelli ha annunciato a tutti i presenti che non sa ancora quale sarà il suo futuro.

Quel futuro che è in mano al direttore generale in pectore Ernesto Salvini: lui che nel corso della sua lunga esperienza al Frosinone era pronto ad affidargli la panchina in Serie B e che dovrà stabilire se il gioco di un esonero, che innescherebbe il prolungamento di un ulteriore anno, valga la candela dell'inizio di un nuovo corso.

Un peso non marginale nella decisione, seppur indirettamente, lo avranno proprio i calciatori che hanno ascoltato in religioso silenzio le parole del tecnico, ma non solo.

Alla fine della stagione, con il rientro dei giocatori in prestito, l'organico dell'Avellino lieviterà a 29 tesserati e non si potrà fare a meno di una riflessione sulle dinamiche che si andrebbero a innescare sia in caso di permanenza sia di separazione da Rastelli. Questione di feeling e di modulo. Ci sarebbe da capire chi potrebbe essere funzionale nel 3-5-2 e nel 4-3-1-2, gli assetti tattici dai quali Rastelli intenderebbe ripartire, ma pure cosa comporterebbe confermare o salutare Rastelli al netto dei rapporti coi singoli: in tal senso c'è chi, come naturale che sia, spera che resti e chi sa che il suo destino all'ombra del Partenio è legato proprio a un suo concomitante addio, perché il rapporto non è mai decollato o si è incrinato.

Julian Illanes è l'uomo emblema di questo specifico caso. La scorsa estate il difensore argentino è tornato in Irpinia firmando un contratto triennale, ma attriti con Rastelli lo hanno spinto a salutare a gennaio optando per il trasferimento in prestito al Novara. C'è poi anche chi come Daniele Franco non è riuscito a convincere Rastelli per questioni puramente tecnico-tattiche e dopo 6 mesi alla Turris, col contratto in scadenza, difficilmente resterebbe. Di pari passo, da Dall'Oglio a D'Angelo, da Tito a Casarini, da Marconi a Benedetti, non è meno nutrito il gruppo di coloro che sanno che con Rastelli sarebbero al centro del progetto. Tutto su una virtuale bilancia. Si vedrà, ma non c'è solo Rastelli in attesa di capire come andrà a finire.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA